Salute: bocciata mozione Opposizioni su cambio di rotta in Sores
(ACON) Trieste, 29 giu - Le Opposizioni insistono: alla Sores
serve un nuovo direttore scelto tramite concorso e non un altro
primario facente funzione. Ma la Maggioranza si compatta e
respinge la mozione - presentata dal gruppo dei Cittadini e
controfirmata da Pd, Patto per l'autonomia, M5S e Open - che
chiedeva all'Arcs di rivedere la recente decisione di affidare la
reggenza della Sala operativa dell'emergenza al dottor Amato De
Monte, sospendendo la procedura concorsuale avviata in precedenza.
Otto consiglieri hanno preso la parola nel dibattito, introdotto
da Simona Liguori. "Chiediamo che la direzione di Sores - ha
detto la consigliera dei Cittadini - venga assunta tramite le
procedure ordinarie. Con la scelta di De Monte avremo invece due
facenti funzione in altrettanti avamposti fondamentali del nostro
sistema sanitario, la Rianimazione dell'ospedale di Udine e la
centrale operativa Sores".
"I cittadini - gli ha fatto eco il collega di gruppo Tiziano
Centis - hanno il pieno diritto di poter contare su una direzione
stabile e scelta attraverso un concorso. Ed è incomprensibile
lasciar andare via De Monte dall'Asufc dopo i mesi critici del
Covid, perché lo stesso primario disse che le terapie intensive
rischiano di riempirsi di nuovo in autunno".
"È l'opposto di quanto chiesero i sindacati e le categorie - ha
aggiunto Furio Honsell di Open - : fare i concorsi in modo da
avere figure apicali stabili". Concetto ribadito da Roberto
Cosolini del Pd ("La via maestra è la procedura concorsuale"),
che ha anche espresso dei dubbi sulla capacità di De Monte di
tessere relazioni con le altre strutture regionali, ricordando
che "in Commissione, durante un'audizione, diede giudizi secchi
sul collega Peratoner".
Franco Iacop (Pd) ha ricordato che "ogni scelta gestionale
importante, com'è certamente questa, ha sempre una ricaduta e una
valenza politica", mentre Andrea Ussai (M5S) è convinto che "non
basti una persona per rilanciare la Sores: serve piuttosto una
revisione del modello-emergenza. E poi De Monte ha solo 2 anni di
tempo prima della pensione".
"Abbiamo una percentuale troppo alta di facenti funzione tra le
figure apicali", ha sottolineato Walter Zalukar (Gruppo Misto),
convinto che siano state "violate le norme vigenti" adottando il
metodo della chiamata per una posizione di vertice.
A difesa della Giunta si è levata la voce di Claudio Giacomelli,
capogruppo di FdI: "Non si può impegnare l'Esecutivo a fare
pressioni su Arcs per rivedere la procedura, sarebbero soldi
facili per un avvocato amministrativista".
Osservazione condivisa dal vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, che a conclusione del dibattito ha
risposto a tutti i rilievi: "Smentisco Ussai che ha parlato di
immobilismo di 3 anni sull'emergenza: gli ricordo che eravamo in
mezzo alla pandemia. Lo spunto da cogliere è invece quello dei
facenti funzione: un problema vero, ma riguarda l'intero assetto
che per decine di anni ha creato insicurezza. Ora dobbiamo
stabilizzare il sistema".
Riccardi ha difeso la procedura adottata per la nomina di De
Monte ("Questa non è un'aula di Tribunale, se qualcuno ritiene
che le norme non siano state rispettate, vada da qualche altra
parte") e non si è sottratto a una valutazione su un altro
aspetto affiorato qua e là durante il dibattito, ovvero le
recenti dichiarazioni di De Monte sulle vaccinazioni: "Sono stato
il primo a dire pubblicamente che non condivido nulla delle sue
posizioni sulla legge sui vaccini che lui considera violenta".
ACON/FA-fc