Salute: sì unanime Aula a mozione su sostegno campagna vaccinale
(ACON) Trieste, 29 giu - Continuare ad attivarsi pubblicamente
a sostegno della campagna di vaccinazioni anti Covid. È questo il
contenuto della mozione approvata all'unanimità dal Consiglio
regionale, riunito sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin.
Il testo originale - che vedeva come prima firmataria Mariagrazia
Santoro del Pd ed era stato sottoscritto da M5S, Open, Cittadini
e Walter Zalukar del Gruppo Misto - chiedeva alla Giunta "una
presa di posizione chiara e inequivocabile" sull'importanza dei
vaccini, ma il governatore Massimiliano Fedriga e il suo vice
Riccardo Riccardi hanno fatto notare che questo tipo di impegno
c'è sempre stato.
È stato proprio Fedriga a proporre la mediazione, accettata dai
proponenti, che ha consentito il voto a favore da parte di tutti
i gruppi politici, con l'inserimento della parola "ribadire" e
dell'impegno a continuare quel che si sta già facendo.
"Con oltre 5mila sanitari no vax il Fvg è maglia nera d'Italia -
ha ricordato Santoro nel presentare la mozione - , bisogna perciò
rispondere in modo compatto ai recenti inaccettabili attacchi
social al personale medico". "In regione abbiamo il 12 per cento
di sanitari non vaccinati - ha ribadito Walter Zalukar - e non è
un bel segnale per i cittadini. Forse è stata inadeguata la
nostra strategia di informazione e comunicazione". Ha auspicato
"una posizione netta e convinta sull'obbligo di vaccinazione per
il personale sanitario" anche Simona Liguori (Cittadini).
Cristiano Shaurli (Pd) ha richiamato il problema delle recenti
dichiarazioni del dottor Amato De Monte, invocando l'unanimità
sulla mozione. "Per una certa platea quelle parole - ha ribadito
il collega di gruppo Roberto Cosolini - rischiano di contare più
dell'opinione di 200-300 scienziati pro vaccino". Analoga
preoccupazione ha espresso Massimo Moretuzzo, capogruppo del
Patto per l'Autonomia: "La nomina di De Monte in Sores rischia di
vanificare lo sforzo gigantesco del sistema sanitario regionale".
Andrea Ussai (M5S) ha ricordato la solidarietà del suo gruppo nei
confronti dei medici presi di mira dai no-vax e dello stesso
vicegovernatore Riccardi, vittima di attacchi social. E Furio
Honsell (Open) ha riconosciuto a Riccardi e Fedriga il ruolo di
ambasciatori pro-vaccinazione.
"Dobbiamo tenere alta la linea della vaccinazione - ha confermato
il vicegovernatore - perché solo col ciclo completo potremo
fronteggiare la variante delta, che ci preoccupa. A dirla tutta -
ha proseguito Riccardi - più di qualcuno pensa che sia tutto
finito, mentre altri si chiuderebbero in casa. Io sono nel mezzo,
credo che serva equilibrio. Ora i contagi colpiscono persone più
giovani e stiamo ragionando sulla possibilità di legare il doppio
vaccino alla mobilità di un certo tipo. Dicendo ad esempio che
non si va in un certo Paese se non si è vaccinati".
Quanto ai sanitari no vax, Riccardi ha voluto precisare che il
numero iniziale di 5000 è sceso a 1998 a giugno, e che il
problema ha origini antiche: in Fvg c'è una storia di scarsa
adesione ai vaccini. "Io non sono convinto che una campagna di
comunicazione generalista serva - ha proseguito l'assessore con
delega alla Salute - , credo piuttosto nell'intensificare il
rapporto con i medici di medicina generale". E a livello globale
conforta sapere che in Fvg si sono già vaccinate 700mila persone.
È toccato poi a Fedriga tirare le somme del dibattito: "Credo ci
sia un problema di comunicazione nazionale sul vaccino - ha detto
il governatore in aula - : il caos fatto su AstraZeneca si
ripercuote sugli altri. Quel vaccino è stato valutato più volte
in modo molto diverso, prima raccomandato ai giovani e poi
sconsigliato per gli under 60, e questo crea confusione tra i
cittadini, che hanno invece bisogno di chiarezza".
Il governatore condivide i dubbi sulle campagne di informazione
generaliste e crede piuttosto nella figura del medico di base,
capace di fugare i dubbi. "Da presidente della Conferenza delle
Regioni - ha concluso Fedriga - ho chiesto una campagna nazionale
che metta davanti la scienza e i professionisti, ma agli esperti
chiedo di parlare con una voce sola almeno su questo, finalmente".
ACON/FA-fc