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Calcio: sì unanime a mozione su intesa tra Udinese e Comune friulano

29.06.2021
19:04
(ACON) Trieste, 29 giu - Riconoscere in ogni sede la valenza e il significato dell'intesa tra il Comune di Udine e l'Udinese Calcio, che ha consentito la ristrutturazione dello stadio Friuli, quale esempio meritorio, efficace ed efficiente di capacità imprenditoriale pubblico-privata, nonché di innovazione amministrativa. Confermando, al tempo stesso, anche il sostegno all'Amministrazione comunale del capoluogo friulano nell'affermazione e nella difesa dell'operazione realizzata.

Questo è quanto auspicato dalla mozione 269, presentata dai consiglieri Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Tiziano Centis e Simona Liguori (Cittadini), insieme a Franco Iacop e Mariagrazia Santoro (Pd), approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con alcune modifiche al testo originario suggerite dall'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti.

"Si tratta di un'istanza che nasce dal desiderio di ribadire che la nostra regione, attraverso il Comune di Udine, ha realizzato ciò che non è invece riuscito in tante altre città importanti. Il calcio - ha sottolineato Honsell in sede di illustrazione - costituisce una delle lingue franche universali, veicolo di prestigio e vettore di conoscenza nei confronti di tutto il mondo. Il nostro Paese ha un sistema di impianti sportivi abbastanza arretrato e molti gravano sulle casse dei Comuni che non riescono a mantenerli. A Udine, invece, siamo riusciti a realizzare qualcosa di importante ed è perciò necessario contribuire a eliminare qualsiasi attrito possa pregiudicare un rapporto che esalta capacità e originalità imprenditoriali, sollevando al tempo stesso le casse pubbliche, attraverso un modello del quale tutti dovrebbero essere orgogliosi".

"Il Consiglio regionale - ha proseguito Honsell - deve perciò incoraggiare il Comune nella sua azione innovativa e riconoscere le capacità imprenditoriali dell'Udinese per far superare il momento difficile e dare maggior diffusione a questo modello di joint venture pubblico-privato che, grazie al contratto stipulato il 29 marzo 2013, unico in Italia costituisce un esempio di straordinario valore".

Nonostante l'approvazione unanime e trasversale dell'istanza, il consigliere Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar) ha sottolineato di non aver apposto la sua firma tra i promotori "solo perché, attualmente, questa azione forse non è necessaria e potrebbe persino essere strumentalizzata. Il tema mi è molto vicino e, pur d'accordo su tutti questi principi, non ho voluto enfatizzare un'eventuale tensione tra Udinese e Comune perché non la vedo".

Il leghista Lorenzo Tosolini (Lega) ha suggerito alla società bianconera "un maggior lavoro sul settore giovanile. Le parti, comunque, devono mettersi intorno a un tavolo e ragionare in maniera tranquilla, senza lanciare proclami". Tutti d'accordo anche sul fronte dem dove Santoro ha ricordato "di aver vissuto insieme a Honsell l'inizio di questa avventura. Il tema del rapporto pubblico-privato è sempre centrale e, in questo caso, regala un partnerariato che regala l'orgoglio di avere una squadra del territorio in serie A. Il Comune, pur grande, non avrebbe avuto la forza per sostenere la manutenzione e la gestione di un impianto di questo tipo".

Il collega di partito Sergio Bolzonello, facendo un parallelo con Pordenone dove propone sviluppi similari, ha invece ribadito che "il partnerariato è l'unica soluzione: la bolla del sistema calcio prima o poi salterà e, se non c'è un intervento misto pubblico-privato anche nella costruzione degli impianti, non si potrà mai avere una situazione ottimale". L'altro dem Cristiano Shaurli, infine, ha rimarcato che "chiunque abbia mai frequentato gli stadi sa che deve considerarsi fortunato per quanto realizzato a Udine. Quindi, tuteliamo il percorso che ha portato a quei risultati e uno stadio all'avanguardia". ACON/DB-fc



Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
L'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti
Sergio Bolzonello (Pd)