Giornata Onore: capigruppo a Cercivento, dal 2022 evento itinerante
(ACON) Cercivento (Ud), 1 lug - Un atto simbolico per dire che
oggi l'intera Regione è a Cercivento per celebrare la prima
Giornata dell'onore. È questo il significato della riunione della
Conferenza dei capigruppo e dell'ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale nella sala municipale del piccolo Comune
della Carnia, a poche centinaia di metri dal luogo in cui il 1
luglio di 105 anni fa quattro alpini friulani furono
ingiustamente fucilati per l'esempio.
"Manterremo nel tempo - ha spiegato il presidente Piero Mauro
Zanin, introducendo la riunione - la formula di quest'anno: alla
vigilia l'ascensione al monte Cellon e un appuntamento culturale
di approfondimento, il giorno successivo le celebrazioni".
Celebrazioni che Luca Boschetti, il consigliere regionale della
Lega ed ex sindaco di Cercivento chiamato a fare gli onori di
casa assieme all'assessore Elio Ferigo, vorrebbe diventassero
itineranti, ospitate di volta in volta dai paesi di origine di
Silvio Gaetano Ortis, Basilio Matiz, Giovanni Battista Coradazzi
e Angelo Massaro.
"Il Comune di Maniago è pronto a organizzare la manifestazione
del prossimo anno", ha anticipato Boschetti, che ha ripercorso il
faticoso cammino di ricostruzione della memoria: "Tutto ha avuto
origine da un carnico che si trovava a Parigi e, al mercato delle
Pulci, scoprì un vecchio ritaglio di giornale sui fatti di
Cercivento. Da lì è partita la ricerca, con le testimonianze di
chi conservava il ricordo della fucilazione. E il cippo
realizzato nel 1996 - ha ricordato ancora Boschetti, per far
capire le difficoltà del percorso - è stato riconosciuto solo in
anni recenti dall'Ana della Carnia".
Un esempio di "damnatio memoriae", l'ha definito Zanin, che
davanti ai capigruppo e ai membri dell'ufficio di presidenza ha
auspicato "un vasto lavoro di recupero della memoria anche su
altri episodi tragici della Prima guerra, perché sono tanti i
militari che in queste terre finirono davanti al plotone di
esecuzione". Un lavoro di ricerca, affidato a una commissione di
esperti, che è il secondo grande obiettivo della legge regionale
approvata da tutti i gruppi politici.
Su questa riflessione di Zanin si è innestata una proposta di
Diego Moretti, capogruppo del Pd, che ha invitato a considerare
anche i tanti soldati delle nostre terre "che furono mandati sul
fronte orientale e morirono con la divisa asburgica. I caduti
furono numerosi ma di loro si parla poco, eppure anche quei morti
vanno ricordati".
Massimo Moretuzzo, il capogruppo del Patto per l'autonomia, ha
lanciato invece l'idea di coinvolgere il Coordinamento nazionale
degli enti locali per la pace nelle prossime edizioni della
Giornata. "Anche la riunione dei capigruppo nei territori,
lontano dalle sedi centrali, è una buona idea, da ripetere", ha
detto Moretuzzo, che ha sottoscritto le parole di Zanin sul
pressing nei confronti del Parlamento, affinché si arrivi quanto
prima a una legge nazionale sui militari giustiziati
ingiustamente.
Alla riunione hanno partecipato esponenti di tutti i gruppi
rappresentati in Consiglio ad eccezione di Fratelli d'Italia, che
ha fatto però pervenire un messaggio in cui ribadisce il suo
pieno sostegno alla legge e l'esigenza di rendere "giustizia ai
martiri di Cercivento".
"Questo Consiglio - ha osservato il vicepresidente leghista
Stefano Mazzolini - ha trovato sempre coesione sui temi
importanti. Oggi diamo un grande messaggio ai giovani, molti dei
quali neppure sanno che nelle nostre terre di montagna la guerra
mise su fronti opposti persone che fino al giorno prima erano
amici. La mia famiglia ad esempio - ha aggiunto Mazzolini - nasce
austroungarica, poi diventa italiana e per un breve periodo
finisce sotto la Jugoslavia".
"Ringrazio chi si è battuto per questa legge e per questa
Giornata - ha commentato Furio Honsell di Open Sinistra Fvg - :
noi oggi compiamo un gesto di pace e di ripudio della guerra, in
linea con il dettato della nostra Costituzione".
Cristiano Shaurli (Pd) ha sottolineato in particolare "il
ringraziamento alla comunità di Cercivento che ha conservato la
memoria di quell'ingiustizia, anche in anni difficili in cui i
militari rivendicavano il diritto a chiamarli traditori. E credo
che occorra anche riflettere su tante celebrazioni della Prima
guerra che oggi suonano troppo retoriche e trionfalistiche".
"Il presidente Zanin ha raccolto ancora una volta le sensibilità
che vengono dal territorio - ha osservato Tiziano Centis,
capogruppo dei Cittadini - ed è giusto coinvolgere tutte le
comunità locali in questo lavoro di riscrittura della storia
della prima e seconda guerra mondiale: le istituzioni devono fare
la loro parte".
Anche Mauro Capozzella, consigliere del M5S, ha sottolineato la
felice osmosi tra Comuni e Regione, con le istanze dei paesi che
riescono ad entrare nel Palazzo: "Questa Giornata è un esempio
virtuoso di rapporto tra istituzioni, e i nostri Comuni sono da
tempo un luogo di reclutamento della classe politica"
"Riportare a galla la verità storica - ha osservato Giuseppe
Nicoli, capogruppo di Forza Italia - è un dovere verso i giovani,
ai quali vanno dati gli strumenti necessari per comprendere gli
avvenimenti complessi che hanno segnato queste terre".
"Questa - ha detto invece Giuseppe Sibau, consigliere di Progetto
Fvg-Ar - è una giornata che resterà nella storia della regione.
Bisogna ringraziare Boschetti per il suo impegno nella
ricostruzione della tragedia dei fucilati".
ACON/FA-fc