Giornata Onore: Zanin, dopo 105 anni nostri alpini vincono battaglia
(ACON) Cercivento (Ud), 1 lug - "Oggi, dopo 105 anni, i quattro
alpini vincono". Così il presidente del Consiglio regionale,
Piero Mauro Zanin, ha riassunto l'intensa giornata di Cercivento
che ha consentito "di riannodare il filo spezzato tra il popolo e
le istituzioni".
"La gente di qui - ha ricordato Zanin davanti alle circa 150
persone che hanno partecipato alla prima cerimonia in ricordo dei
4 alpini ingiustamente fucilati il 1 luglio del 1916 - ha sempre
rivendicato il torto subito, sulla base di un solido senso della
giustizia e dell'amore per la verità. E adesso quel sentimento
viene riconosciuto e fatto proprio dal Consiglio regionale. In
realtà oggi - ha osservato ancora il presidente - l'onore viene
restituito alle istituzioni e non agli alpini, perché i quattro
fucilati l'onore non l'hanno mai perso, ce l'avevano dentro. Sono
state le istituzioni ad allontanarsi da quel sentire comune
negando per anni un riconoscimento, ed era un po' come
giustiziarli per la seconda volta. Solo oggi finalmente quelle
istituzioni tornano a vincere, assieme a Cercivento e a tutto il
Friuli".
Zanin ha voluto ricordare anche le struggenti parole di una
testimone della fucilazione: "Disse che mentre salivano verso il
luogo dell'esecuzione i quattro alpini sembravano anime del
Purgatorio, e oggi abbiamo ridato loro la dignità di essere
redente". Il presidente ha sottolineato anche la presenza di
tanti gruppi dell'Ana, esempio concreto di una memoria finalmente
condivisa.
"Cinque anni fa - ha evidenziato anche Franco Corleone, l'ex
sottosegretario alla Giustizia che da tempo si batte per il
riconoscimento dei fatti di Cercivento - qui con il cappello di
alpino c'era solo Franco Marini, l'ex presidente del Senato. Oggi
invece vedo tanti alpini ed è una vera gioia: abbiamo ricostruito
la memoria collettiva, in linea con la Costituzione della
Repubblica che ripudia la pena di morte in qualsiasi situazione,
anche in tempo di guerra". "Se ci siamo tutti vuol dire che ce
l'abbiamo fatta e abbiamo vinto la battaglia - ha proseguito
Corleone - e il fatto che la legge sia stata adottata dalla
Regione e non dal Parlamento non è qualcosa di meno ma,
riflettendoci, un valore in più, perché queste terre sono state
segnate dagli orrori della guerra". Corleone, già consigliere
provinciale a Udine, ha voluto mettere in rilievo anche il
contrasto tra la gente umile della Carnia del tempo e la prosa
burocratica, in perfetto italiano, del Tribunale che condannò i
quattro alpini.
Nei discorsi conclusivi il Comune di Cercivento è stato
rappresentato dall'assessore Elio Ferigo, che ha voluto
sottolineare "l'ordine assurdo a cui quegli alpini si
ribellarono" e anche i sospetti e i malumori in ambito militare
che seguirono alla decisione di Edimiro Della Pietra, il sindaco
che volle il cippo in ricordo dei quattro fucilati nell'ormai
lontano 1996.
A intervallare la cerimonia conclusiva della giornata -
orchestrata dal consigliere regionale ed ex sindaco di
Cercivento, Luca Boschetti, che ha introdotto i vari interventi -
i canti del coro Teresina Unfer di Timau e la voce e chitarra di
Luigi Maieron, che ha dedicato una canzone ai fucilati e al
disperato tentativo di salvarli da parte del parroco di allora,
don Luigi Zuliani.
ACON/FA-fc
L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al Cippo di Cercivento in memoria dei quattro alpini fucilati
La commemorazione davanti al cippo di Cercivento dedicato ai quattro alpini friulani fucilati
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, consegna il riconoscimento dell'Assemblea ai discendenti dell'alpino Silvio Gaetano Ortis
La Santa Messa celebrata nel piazzale Pieve di San Martino