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Giornata Onore: Zanin, dopo 105 anni nostri alpini vincono battaglia

01.07.2021
20:45
(ACON) Cercivento (Ud), 1 lug - "Oggi, dopo 105 anni, i quattro alpini vincono". Così il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, ha riassunto l'intensa giornata di Cercivento che ha consentito "di riannodare il filo spezzato tra il popolo e le istituzioni".

"La gente di qui - ha ricordato Zanin davanti alle circa 150 persone che hanno partecipato alla prima cerimonia in ricordo dei 4 alpini ingiustamente fucilati il 1 luglio del 1916 - ha sempre rivendicato il torto subito, sulla base di un solido senso della giustizia e dell'amore per la verità. E adesso quel sentimento viene riconosciuto e fatto proprio dal Consiglio regionale. In realtà oggi - ha osservato ancora il presidente - l'onore viene restituito alle istituzioni e non agli alpini, perché i quattro fucilati l'onore non l'hanno mai perso, ce l'avevano dentro. Sono state le istituzioni ad allontanarsi da quel sentire comune negando per anni un riconoscimento, ed era un po' come giustiziarli per la seconda volta. Solo oggi finalmente quelle istituzioni tornano a vincere, assieme a Cercivento e a tutto il Friuli".

Zanin ha voluto ricordare anche le struggenti parole di una testimone della fucilazione: "Disse che mentre salivano verso il luogo dell'esecuzione i quattro alpini sembravano anime del Purgatorio, e oggi abbiamo ridato loro la dignità di essere redente". Il presidente ha sottolineato anche la presenza di tanti gruppi dell'Ana, esempio concreto di una memoria finalmente condivisa.

"Cinque anni fa - ha evidenziato anche Franco Corleone, l'ex sottosegretario alla Giustizia che da tempo si batte per il riconoscimento dei fatti di Cercivento - qui con il cappello di alpino c'era solo Franco Marini, l'ex presidente del Senato. Oggi invece vedo tanti alpini ed è una vera gioia: abbiamo ricostruito la memoria collettiva, in linea con la Costituzione della Repubblica che ripudia la pena di morte in qualsiasi situazione, anche in tempo di guerra". "Se ci siamo tutti vuol dire che ce l'abbiamo fatta e abbiamo vinto la battaglia - ha proseguito Corleone - e il fatto che la legge sia stata adottata dalla Regione e non dal Parlamento non è qualcosa di meno ma, riflettendoci, un valore in più, perché queste terre sono state segnate dagli orrori della guerra". Corleone, già consigliere provinciale a Udine, ha voluto mettere in rilievo anche il contrasto tra la gente umile della Carnia del tempo e la prosa burocratica, in perfetto italiano, del Tribunale che condannò i quattro alpini.

Nei discorsi conclusivi il Comune di Cercivento è stato rappresentato dall'assessore Elio Ferigo, che ha voluto sottolineare "l'ordine assurdo a cui quegli alpini si ribellarono" e anche i sospetti e i malumori in ambito militare che seguirono alla decisione di Edimiro Della Pietra, il sindaco che volle il cippo in ricordo dei quattro fucilati nell'ormai lontano 1996.

A intervallare la cerimonia conclusiva della giornata - orchestrata dal consigliere regionale ed ex sindaco di Cercivento, Luca Boschetti, che ha introdotto i vari interventi - i canti del coro Teresina Unfer di Timau e la voce e chitarra di Luigi Maieron, che ha dedicato una canzone ai fucilati e al disperato tentativo di salvarli da parte del parroco di allora, don Luigi Zuliani. ACON/FA-fc



L'intervento del presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, al Cippo di Cercivento in memoria dei quattro alpini fucilati
La commemorazione davanti al cippo di Cercivento dedicato ai quattro alpini friulani fucilati
Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, consegna il riconoscimento dell'Assemblea ai discendenti dell'alpino Silvio Gaetano Ortis
La Santa Messa celebrata nel piazzale Pieve di San Martino