Cultura: Zanin a evento Patrie, continua battaglia per tg friulano
(ACON) Udine, 5 lug - Sostenere e divulgare le voci che
raccontano la storia del Friuli. Continuare la battaglia per
arrivare a un telegiornale della Rai in friulano. Riscoprire
l'importanza delle comunità locali nella nuova Europa dei popoli.
Sono questi gli impegni e gli auspici che Piero Mauro Zanin,
presidente del Consiglio regionale, ha espresso stasera durante
il dibattito sul nuovo libro di Diego Navarria, "Patriarcjis fur
dal ordenari", edito dalla Clape di culture della Patrie dal
Friul presieduta da Andrea Valcic.
Sollecitato dalle domande di Walter Tomada, direttore dello
storico mensile in marilenghe, e dagli interventi dello stesso
Navarria e del professor Cesare Scalon, Zanin ha osservato
innanzitutto che "il Friuli oggi è rappresentato anche dal lavoro
che fanno le associazioni culturali e gli organi di stampa come
la Patrie".
Un lavoro che non sempre viene seguito dal grande pubblico e che
quindi, ha detto ancora il presidente, "va sostenuto da parte
delle istituzioni. In Consiglio regionale stiamo pensando anche a
un disegno di legge sulla piccola editoria perché queste voci non
devono spegnersi, sono essenziali per costruire il cittadino
friulano dei prossimi decenni, che può avere coscienza di sé solo
se conosce la sua storia".
"Il problema - ha sottolineato Zanin - è che la comunità friulana
è stata sviata dall'educazione nazionale, e diventa difficile
seguire le iniziative culturali in marilenghe per chi negli anni
Sessanta è stato indirizzato verso l'italiano in quanto il
friulano sembrava una lingua di serie B e quasi ci si vergognava
di parlarlo". Rispondendo a una sollecitazione di Scalon, che
individuava in Marzio Strassoldo e Piero Fontanini gli ultimi
rappresentanti del Friuli, il presidente ha ricordato anche la
soppressione della Provincia di Udine "che era un riferimento
istituzionale necessario per difendere i diritti dei friulani".
"Ma la pandemia paradossalmente ci dà qualche speranza", ha
osservato ancora Zanin citando le riflessioni del filosofo
francese Edgar Morin sulla crisi della globalizzazione e del mito
di un mercato capace di potare più ricchezza a tutti. "La
planetizzazione teorizzata da Morin cancellava le identità
locali, il libro di Navarria e le riflessioni della Patrie dal
Friul aprono invece alla speranza di una nuova Europa delle
comunità identitarie, meno egoiste degli Stati nazionali e pronte
alla collaborazione. Dobbiamo andare - ha concluso - verso questo
futuro con le ali piene di passato e di storia".
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche l'assessore
Fabrizio Cigolot, in rappresentanza del Comune di Udine, e Markus
Maurmair, presidente dell'Aclif.
ACON/FA
Il presidente Piero Mauro Zanin (a sinistra) assieme a Walter Tomada, direttore della Patrie dal Friul
L'intervento di Diego Navarria, autore del libro sui patriarchi
Un momento del dibattito a Udine