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Ambiente: M5S, amianto non portato vicino case Porcia nostra vittoria

06.07.2021
15:55
(ACON) Trieste, 6 lug - "La Regione, pochi giorni fa, ha rifiutato l'istanza di autorizzazione unica per l'ampliamento della discarica di amianto di Porcia. Sventato il blitz della Maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale, che avrebbe permesso l'ampliamento o anche la realizzazione di nuove discariche di amianto a meno di 500 metri dai centri abitati".

Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e il consigliere comunale M5S di Porcia, Mauro Biolcati, aggiungendo che "sono state accolte le osservazioni, presentate dal M5S nella procedura autorizzativa, che ricordavano come lo stesso Piano di gestione dei rifiuti del Friuli Venezia Giulia non preveda che questi impianti possano essere realizzati in prossimità di case o luoghi sensibili".

"A Porcia - ricordano gli esponenti pentastellati - il tentativo della General Beton, nel più completo silenzio dell'Amministrazione comunale e con l'aiuto dei consiglieri regionali di maggioranza, che hanno approvato una specifica norma lo scorso dicembre, nonostante l'interessamento del sottosegretario al ministero per la Transizione Ecologica, Vannia Gava, era quello di allargare l'impianto arrivando a circa 300 metri dalle case più vicine nelle località Ceolini a nord-ovest della discarica e Sant'Antonio a sud-est. L'azione del Governo Conte bis ha sistemato tutto e reso inefficace l'intervento normativo della Maggioranza". "Il problema dell'amianto - aggiunge la nota - è reale, sono le soluzioni a essere sbagliate. Innanzitutto, andrebbero valorizzati gli studi e le pratiche virtuose che prevedono il riutilizzo delle fibre di amianto inertizzate e non pericolose per la salute dell'uomo; in secondo luogo, si è perso fin troppo tempo per l'individuazione di aree idonee allo smaltimento, laddove necessario, di questo materiale. Aree che non devono essere individuate così vicine alle zone abitative".

"Come detto in passato, la nostra contrarietà - concludono i consiglieri del M5S - non è rivolta alla ditta che sta svolgendo con rigore le proprie attività, ma al rischio di smaltire l'amianto vicino alla popolazione. Un rischio inutile ed evitabile, se solo si sviluppassero le alternative da noi indicate. Ci auguriamo che, nei 60 giorni di tempo richiesti per presentare alternative al progetto iniziale, sia la ditta stessa a indicare la strada da percorrere". ACON/COM/db



Cristian Sergo (M5S)