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Salute: M5S, vicenda De Monte non può essere solo personale

08.07.2021
17:18
(ACON) Trieste, 8 lug - "La vaccinazione del dottor Amato De Monte con un siero non autorizzato dall'Ema, e quindi non riconosciuto in Italia, non può essere liquidata come una semplice scelta personale senza effetti politici e sul ruolo per il quale il diretto interessato è stato scelto". Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. "Le motivazioni personali che hanno portato De Monte ad optare per il vaccino cinese è giusto che rimangano private - continuano i portavoce M5S -, ma ci sono altre ripercussioni per le quali i vertici della sanità regionale, dall'assessore Riccardi al direttore di Arcs Tonutti, non possono fare spallucce nascondendosi dietro al paravento della 'questione non politica'". "La parità di trattamento per tutti i cittadini non può essere un principio derogabile - si legge ancora nel comunicato - e in questo senso ci preme comprendere se sia stata data dall'amministrazione regionale pari opportunità a tutte le persone che si siano trovate nelle condizioni personali del dottor De Monte di poter scegliere il vaccino ritenuto più adeguato. Non basta essere considerati delle 'risorse' per il nostro sistema sanitario, avere ricevuto un incarico in barba a un concorso già avviato o potersi avvalere di un ruolo non 'in prima linea' per andare oltre le regole. L'esempio che viene dato in piena campagna vaccinale - concludono i consiglieri - soprattutto a chi ancora si deve convincere a prendervi parte, rischia di essere devastante". ACON/COM/fa



Andrea Ussai (M5S)