Salute: Zalukar (Misto), caso De Monte crea confusione su tema vaccini
(ACON) Trieste, 8 lug - "Dunque alla fine il dott. Amato De
Monte avrebbe preferito ricorrere al vaccino cinese piuttosto che
farsi somministrare uno dei vaccini "nostrani" - secondo quanto
riportato oggi dalla stampa - e c'è il fondato timore che questa
notizia vada a creare ancor più confusione tra la gente su un
tema che invece richiederebbe un'informazione chiara, puntuale,
coordinata". Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale
Walter Zalukar, del gruppo Misto.
"Non si deve infatti dimenticare - continua il consigliere - che
il dott. De Monte è forse il medico oggi più noto in regione, per
cui temo che la scelta del vaccino cinese possa rappresentare un
messaggio preoccupante in questo momento di difficoltà della
campagna vaccinale. Perché scegliere il vaccino cinese da parte
di un medico, e come detto non un medico qualsiasi, potrebbe
essere valutato da molta gente come una sorta di sfiducia sulla
sicurezza/efficacia dei vaccini impiegati nel nostro Paese".
"Ovviamente queste sono considerazioni sugli effetti dal punto di
vista pubblico, perché sul piano personale credo sia sempre
doveroso rispettare i convincimenti e i diritti delle singole
persone. Quindi non voglio entrare sulla legittimità o meno della
scelta, ma sull'opportunità di essere arrivati a questo punto, e
qui non mi riferisco al dott. De Monte, ma a chi è responsabile
di aver lasciato evolvere una situazione nata male e proseguita
ancor peggio. Quindi una responsabilità che ritengo sia
soprattutto politica", aggiunge Zalukar.
"Per cui sconcertano - prosegue il consigliere - le dichiarazioni
rese alla stampa dal direttore generale dell'Arcs Tonutti: "Non
so e non voglio sapere dove e come si è vaccinato un nostro
dipendente". Per l'assessore Riccardi "il vaccino di De Monte non
è un tema politico e non è compito mio sapere che prodotto abbia
usato". Cioè i massimi vertici politici e tecnici della sanità
regionale su questo tema "non sanno, non vogliono sapere e
comunque non è loro compito sapere", conclude Zalukar.
ACON/COM/fa