Salute: Zalukar (Misto), medici senza futuro, un danno per i cittadini
(ACON) Trieste, 12 lug - "Poche settimane fa uno studio Anaao
Assomed sulla remunerazione dei medici aveva messo in luce come i
medici del Fvg fossero i peggio pagati d'Italia; oggi, dai dati
della Direzione Regionale Salute riportati dalla stampa,
sappiamo anche che il 30% dei posti di primariato è ad interim,
precario". Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del
Gruppo Misto, Walter Zalukar.
"Come mai la principale risorsa del Sistema sanitario è così
bistrattata? - si chiede Zalukar - Il peccato originale, se
proprio vogliamo, va ricercato nella scelta della Serracchiani
che per mere ragioni di risparmio contabile decurtò i posti dei
primari al grido di: tagliamo i doppioni!".
"Ma la Serracchiani non è più presidente del Fvg da due anni e
mezzo e pertanto ben si poteva correre ai ripari, ma forse quei
risparmi generati dalla decurtazione dei posti apicali da una
parte e dai minori stipendi dall'altra, fanno comodo anche alla
Giunta attuale, come potrebbe far comodo tenere ai posti di
comando figure precarie, che sono di per sé più "ricattabili".
Duole constatare ancora una volta - prosegue il consigliere - la
continuità delle politiche di taglio tra centrosinistra e
centrodestra, quasi una staffetta, ma una staffetta perdente e
chi perde, ricordiamolo, è sempre il cittadino che si ritrova con
una sanità peggiore, in affanno, a parità di contributi
versati!".
"Che adesso, dopo tre anni, l'assessore alla Salute si accorga di
questa situazione e dichiari alla stampa "di aver detto ai
direttori generali delle Aziende sanitarie che dobbiamo tendere a
zero facenti funzione entro fine legislatura", la leggo come una
presa in giro di medici e cittadini - argomenta ancora Zalukar -
. La legislatura finisce tra 2 anni e un concorso si fa in 4
mesi, quindi si potrebbe concludere entro l'anno in corso, ma
così non sarà. E come sempre quando non si vuole o non si sa fare
piovono gli annunci".
"Perché tagliare indiscriminatamente i posti di primario è
sbagliato? Perché la soluzione dell'incarico ad interim non
funziona e perché pagare poco i medici porta ad una sanità
peggiore? Cerco di rispondere brevemente", si legge ancora nella
nota.
"Un bravo primario crea una scuola, un team e in questo team ci
sarà qualcuno che aspirerà al primariato. Nella pratica clinica
più si lavora e più si migliora: non soltanto si ha modo di
perfezionare la routine, ma anche di osservare e trattare casi
complessi. Laddove il bacino di utenza dei pazienti è ridotto (ad
esempio le nascite a Trieste), si deve cercare di aumentare la
casistica; se si è bravi si diventa attrattivi e la casistica,
pertanto, aumenta dando vita ad un circolo virtuoso - prosegue il
consigliere - . Ebbene, in questo caso, sdoppiare anziché
tagliare i primariati con l'ampliamento della scelta delle
specializzazioni attrattive (es. in ortopedia: ginocchio e
spalla), migliora la qualità e la gamma dei servizi erogati e "fa
guadagnare" il sistema sanitario che può reinvestire su se
stesso".
"L'incarico ad interim, data la sua precarietà, mette a rischio
il processo di cui sopra ed impedisce una crescita certa e
altresì spinge i medici a scappare verso realtà più premianti
sotto l'aspetto finanziario e di carriera. Una politica sanitaria
moderna non può non tener conto - afferma ancora Zalukar - di
questi aspetti clinico-manageriali e non può ridursi ad una
gestione ragionieristica della sanità".
"Certo, per elaborare una strategia sanitaria regionale capace di
guardare al futuro ci vogliono competenze specifiche anche
complesse, e purtroppo l'attuale establishment sanitario sembra
procedere in piena continuità con la gestione Serracchiani",
conclude il consigliere del Gruppo Misto.
ACON/COM/fa