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Assestamento: da I Comm 4 mln a Interporto Trieste e 1,8 a opere mare

13.07.2021
14:32
(ACON) Trieste, 13 lug - Un contributo di 4 milioni di euro all'Interporto di Trieste per lavori di elettrificazione, ammodernamento e messa in funzione di raccordi ferroviari nell'ambito del comprensorio interportuale di Fernetti e di Bagnoli della Rosandra, ma anche 1 milione e 800mila riservati agli interventi nei porti e negli approdi, nonché per le opere marittime di competenza regionale. Senza dimenticare i 200mila euro che andranno a finanziare le associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo ai fini di iniziative di sostegno e di supporto alle imprese.

Sono queste le novità più significative, introdotte attraverso gli emendamenti modificativi di espressione giuntale, valutate e successivamente approvate della I Commissione permanente integrata, presieduta da Alessandro Basso (FdI), nella fase iniziale della seconda giornata consecutiva riservata all'esame dei documenti relativi al bilancio di metà anno della Regione Friuli Venezia Giulia (Assestamento di bilancio, Rendiconto generale 2020 e Documento di economia e finanza regionale 2022 - Defr).

Già approvato il Rendiconto (disegno di legge 140), le attività nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste sono dunque proseguite nell'ambito del ddl 141 sull'Assestamento di bilancio 2021-23 con le specifiche competenze degli assessori regionali Sebastiano Callari (concentrato sull'unico emendamento previsto dall'articolo 10 in materia di Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi) e Graziano Pizzimenti (articolo 5 in tema di Assetto del territorio, edilizia, trasporti e diritto alla mobilità).

Callari ha ricordato i contenuti delle tre sezioni previste dall'emendamento, partendo "dall'abrogazione di un articolo - ha dettagliato l'assessore - che istituiva un comitato del tutto inutile, riunitosi solo due volte in più di 20 anni, per dare maggiore velocità e operatività alle strutture. Inoltre, viene introdotta la possibilità per i Comuni di ottenere una parità di comportamento rispetto la Regione Fvg che in precedenza poteva concedere loro parte del proprio patrimonio immobiliare, mentre non era possibile il contrario".

Infine, il contributo da 200mila euro per le associazioni cooperative più rappresentative a livello regionale. "Si tratta solo di una prima tranche - ha puntualizzato Callari - auspicando di poter intervenire in futuro con ulteriori e maggiori risorse".

Il dibattito legato all'articolo 10 si è sviluppato quasi interamente verso il tema della banda larga e della comunicazione, eccetto una richiesta di Andrea Ussai (M5S) legata "alla necessità per un canale di finanziamento per i Comuni finalizzato alla valorizzazione, al recupero e alla manutenzione delle spiagge libere", nonché un chiarimento richiesto dal capogruppo forzista Giuseppe Nicoli riguardo i termini e i lassi di tempo "legati agli spazi che i Comuni possono mettere al servizio della comunità per manifestazioni o iniziative".

La necessità di potenziare, uniformare e perfezionare la rete è stata evidenziata dalle parole dei consiglieri intervenuti, dando particolare attenzione alle difficoltà patite dagli abitanti della montagna friulana (soprattutto il dem Enzo Marsilio e Giuseppe Sibau di Progetto Fvg/Ar che hanno suggerito iniziative forti in caso di insolvenza o di servizi non soddisfacenti) e all'efficientamento dei servizi informatici in campo sanitario (il pentastellato Cristian Sergo). Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece evidenziato "le potenzialità di valorizzare un'industria locale, tenendo sempre aperto il canale dell'open source". "Ci troviamo davanti una rivoluzione epocale - ha rimarcato Callari - forse la più grande dopo la scoperta della ruota: dobbiamo governare il sistema e farlo in fretta. Tuttavia, è il collega Pizzimenti che si occupa di infrastrutture e banda larga: io mi occupo del motore, le strade competono ad altri".

Un modo, questo, anche per passare le consegne al collega, assessore a Infrastrutture e Territorio, per l'illustrazione dell'emendamento all'articolo 5, anche in questo caso frazionato in tre parti. Pizzimenti ha quindi sottolineato, in merito ai 4 milioni destinati all'Interporto di Trieste, la finalità generale di supportare il processo di transazione ecologica, mediante l'incremento del trasferimento delle merci via ferrovia in alternativa al trasporto su strada.

Consistente anche la variazione da un milione e 800mila euro che interesserà porti e approdi marittimi, lagunari, lacuali e fluviali anche a uso turistico nei canali marittimi, nelle vie di navigazione interna. Inoltre, un passaggio definito "tecnico", consentirà alla Regione di impiegare direttamente in caso di particolari esigenze risorse statali che, in precedenza, avrebbero potuto essere unicamente inoltrate agli Enti locali.

Anche in questo frangente, nuovamente in materia di reti immateriali, hanno chiesto approfondimenti Sergo, Honsell e Marsilio, mentre Nicoli e il capogruppo del Partito democratico, Diego Moretti, si sono concentrati sul tema delle infrastrutture. ACON/DB-fc



Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione, tra gli assessori regionali Sebastiano Callari e Barbara Zilli
L'assessore regionale Graziano Pizzimenti
Enzo Marsilio e Diego Moretti (Pd) in primo piano con il collega dem Roberto Cosolini al livello superiore
Cristian Sergo e Andrea Ussai (M5S)