Assestamento: da I Comm 4 mln a Interporto Trieste e 1,8 a opere mare
(ACON) Trieste, 13 lug - Un contributo di 4 milioni di euro
all'Interporto di Trieste per lavori di elettrificazione,
ammodernamento e messa in funzione di raccordi ferroviari
nell'ambito del comprensorio interportuale di Fernetti e di
Bagnoli della Rosandra, ma anche 1 milione e 800mila riservati
agli interventi nei porti e negli approdi, nonché per le opere
marittime di competenza regionale. Senza dimenticare i 200mila
euro che andranno a finanziare le associazioni di rappresentanza,
assistenza e tutela del movimento cooperativo ai fini di
iniziative di sostegno e di supporto alle imprese.
Sono queste le novità più significative, introdotte attraverso
gli emendamenti modificativi di espressione giuntale, valutate e
successivamente approvate della I Commissione permanente
integrata, presieduta da Alessandro Basso (FdI), nella fase
iniziale della seconda giornata consecutiva riservata all'esame
dei documenti relativi al bilancio di metà anno della Regione
Friuli Venezia Giulia (Assestamento di bilancio, Rendiconto
generale 2020 e Documento di economia e finanza regionale 2022 -
Defr).
Già approvato il Rendiconto (disegno di legge 140), le attività
nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste sono dunque proseguite
nell'ambito del ddl 141 sull'Assestamento di bilancio 2021-23 con
le specifiche competenze degli assessori regionali Sebastiano
Callari (concentrato sull'unico emendamento previsto
dall'articolo 10 in materia di Patrimonio, demanio, servizi
generali e sistemi informativi) e Graziano Pizzimenti (articolo 5
in tema di Assetto del territorio, edilizia, trasporti e diritto
alla mobilità).
Callari ha ricordato i contenuti delle tre sezioni previste
dall'emendamento, partendo "dall'abrogazione di un articolo - ha
dettagliato l'assessore - che istituiva un comitato del tutto
inutile, riunitosi solo due volte in più di 20 anni, per dare
maggiore velocità e operatività alle strutture. Inoltre, viene
introdotta la possibilità per i Comuni di ottenere una parità di
comportamento rispetto la Regione Fvg che in precedenza poteva
concedere loro parte del proprio patrimonio immobiliare, mentre
non era possibile il contrario".
Infine, il contributo da 200mila euro per le associazioni
cooperative più rappresentative a livello regionale. "Si tratta
solo di una prima tranche - ha puntualizzato Callari - auspicando
di poter intervenire in futuro con ulteriori e maggiori risorse".
Il dibattito legato all'articolo 10 si è sviluppato quasi
interamente verso il tema della banda larga e della
comunicazione, eccetto una richiesta di Andrea Ussai (M5S) legata
"alla necessità per un canale di finanziamento per i Comuni
finalizzato alla valorizzazione, al recupero e alla manutenzione
delle spiagge libere", nonché un chiarimento richiesto dal
capogruppo forzista Giuseppe Nicoli riguardo i termini e i lassi
di tempo "legati agli spazi che i Comuni possono mettere al
servizio della comunità per manifestazioni o iniziative".
La necessità di potenziare, uniformare e perfezionare la rete è
stata evidenziata dalle parole dei consiglieri intervenuti, dando
particolare attenzione alle difficoltà patite dagli abitanti
della montagna friulana (soprattutto il dem Enzo Marsilio e
Giuseppe Sibau di Progetto Fvg/Ar che hanno suggerito iniziative
forti in caso di insolvenza o di servizi non soddisfacenti) e
all'efficientamento dei servizi informatici in campo sanitario
(il pentastellato Cristian Sergo). Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg) ha invece evidenziato "le potenzialità di valorizzare
un'industria locale, tenendo sempre aperto il canale dell'open
source".
"Ci troviamo davanti una rivoluzione epocale - ha rimarcato
Callari - forse la più grande dopo la scoperta della ruota:
dobbiamo governare il sistema e farlo in fretta. Tuttavia, è il
collega Pizzimenti che si occupa di infrastrutture e banda larga:
io mi occupo del motore, le strade competono ad altri".
Un modo, questo, anche per passare le consegne al collega,
assessore a Infrastrutture e Territorio, per l'illustrazione
dell'emendamento all'articolo 5, anche in questo caso frazionato
in tre parti. Pizzimenti ha quindi sottolineato, in merito ai 4
milioni destinati all'Interporto di Trieste, la finalità generale
di supportare il processo di transazione ecologica, mediante
l'incremento del trasferimento delle merci via ferrovia in
alternativa al trasporto su strada.
Consistente anche la variazione da un milione e 800mila euro che
interesserà porti e approdi marittimi, lagunari, lacuali e
fluviali anche a uso turistico nei canali marittimi, nelle vie di
navigazione interna. Inoltre, un passaggio definito "tecnico",
consentirà alla Regione di impiegare direttamente in caso di
particolari esigenze risorse statali che, in precedenza,
avrebbero potuto essere unicamente inoltrate agli Enti locali.
Anche in questo frangente, nuovamente in materia di reti
immateriali, hanno chiesto approfondimenti Sergo, Honsell e
Marsilio, mentre Nicoli e il capogruppo del Partito democratico,
Diego Moretti, si sono concentrati sul tema delle infrastrutture.
ACON/DB-fc