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Autonomie: Zanin, difendere speciali da attacchi e preghiere sbagliate

19.07.2021
15:19
(ACON) Udine, 19 lug - Difendere le autonomie speciali dagli attacchi del neocentralismo, con le armi più pacifiche del mondo: studio, confronto, ragionamento condiviso.

È questo l'obiettivo della convenzione che i Consigli regionali di Fvg e Valle d'Aosta, assieme alle Province autonome di Trento e Bolzano, hanno presentato oggi a Udine nel Palazzo Antonini-Maseri, sede del rettorato dell'Università del Friuli che è partner essenziale del progetto di durata triennale, alla presenza di Piero Mauro Zanin, presidente dell'Aula del Friuli Venezia Giulia. L'accordo - come ha sottolineato il rettore dell'ateneo di Udine, Roberto Pinton - sancisce una collaborazione tra la politica e la ricerca scientifica sui temi attinenti alla specialità regionale, che spaziano dalla tutela delle lingue minoritarie ai problemi comuni dei territori alpini, leggi spopolamento della montagna.

"Un pensatoio - lo ha definito Elena D'Orlando, direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università nonché presidente di fresca nomina della Commissione paritetica Stato-Regioni - in cui gli studiosi faranno confluire la loro competenza tecnica e la loro passione civica. Così si qualifica la cosiddetta terza missione del nostro ateneo: dare supporto al territorio, oltre a impegnarsi nella didattica e nella ricerca". È stata proprio D'Orlando, in qualità di referente della convenzione, a elencare i primi appuntamenti, davanti ai referenti delle altre istituzioni collegati in videoconferenza: Alberto Bertin presidente dell'Aula della Val d'Aosta, la presidente della Provincia di Bolzano Rita Mattei, il collega Walter Kaswalder per la Provincia di Trento.

L'incontro inaugurale è fissato per il 17 settembre in Val d'Aosta, dove si parlerà di zone franche, poi ci si incontrerà a Trento per approfondire il ruolo dei Consigli regionali e delle assemblee legislative nell'era della democrazia diretta. La terza tappa, in Friuli Venezia Giulia, toccherà il problema cruciale dei rapporti finanziari tra Regioni speciali e Stato, mentre a Bolzano è previsto successivamente un incontro sulla sussidiarietà all'interno di Regioni e Province autonome.

Piero Mauro Zanin ha preso spunto dall'attualità per affrontare il tema delle Regioni speciali: "Nelle chiese della diocesi di Treviso è stata letta una preghiera anti-autonomista, un appello contro le autonomie - ha raccontato il presidente del Consiglio regionale - e io credo che stia passando un messaggio sbagliato. Una convenzione di questo tipo serve allora a chiarire quale sia la funzione di un'autonomia speciale, serve a ricordare che difendere le minoranze è una battaglia etica per i valori umani e non va vista come una rivendicazione egoistica che porta a rinchiudersi e a disinteressarsi del vicino".

"Penso viceversa - ha proseguito Zanin - che occorra rafforzare le identità e la consapevolezza di quel che siamo, ma guardando all'Europa, l'unica entità a poter competere con le grandi potenze come Usa, Cina e India. Dobbiamo immaginare però un'Europa dei popoli, delle comunità e delle identità locali, una ricchezza che è in grado di aumentare esponenzialmente il peso dell'Unione. Questa convenzione che ci invita all'approfondimento e allo studio nasce nel momento giusto e dev'essere una risposta alla preghiera di Treviso".

Zanin ha auspicato anche il coinvolgimento delle altre due Regioni autonome, Sicilia e Sardegna, nel nuovo gruppo di lavoro. Invito subito raccolto da Michele Pais, il presidente del Consiglio regionale sardo, che era già in regione per altri impegni e ha voluto essere presente alla cerimonia.

"Questa è un'iniziativa da prendere a modello e da estendere alle isole - ha detto Pais - anche per contrastare il neo centralismo che si sta affermando". Il presidente sardo ha ricordato che la specialità delle Regioni non risponde solo a esigenze economiche, amministrative e burocratiche ma è "un fatto di coscienza, del quale bisogna essere consapevoli". L'accordo tra Regioni, Province e Università ha dato vita a un gruppo di lavoro composto dal comitato direttivo (con i segretari generali delle diverse istituzioni e il rettore di Udine) e da un comitato scientifico che per il primo triennio mette in campo Roberto Toniatti (Università di Trento), Elena D'Orlando (Università di Udine), Massimo Carli (già docente a Firenze), Robert Louvin (Università di Trieste), Esther Happacher (Università di Innsbruck) e Gianfranco Postal, già membro della Corte dei Conti di Trento. ACON/FA-fc



Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, durante la presentazione dell'accordo
Lo scambio dei doni istituzionali tra Zanin (a destra) e il rettore di Udine, Roberto Pinton
Elena D'Orlando, direttrice del dipartimento Scienze giuridiche e referente della convenzione
L'intervento di Michele Pais (a destra), presidente del Consiglio regionale della Sardegna