Autonomie: Zanin, difendere speciali da attacchi e preghiere sbagliate
(ACON) Udine, 19 lug - Difendere le autonomie speciali dagli
attacchi del neocentralismo, con le armi più pacifiche del mondo:
studio, confronto, ragionamento condiviso.
È questo l'obiettivo della convenzione che i Consigli regionali
di Fvg e Valle d'Aosta, assieme alle Province autonome di Trento
e Bolzano, hanno presentato oggi a Udine nel Palazzo
Antonini-Maseri, sede del rettorato dell'Università del Friuli
che è partner essenziale del progetto di durata triennale, alla
presenza di Piero Mauro Zanin, presidente dell'Aula del Friuli
Venezia Giulia.
L'accordo - come ha sottolineato il rettore dell'ateneo di Udine,
Roberto Pinton - sancisce una collaborazione tra la politica e la
ricerca scientifica sui temi attinenti alla specialità regionale,
che spaziano dalla tutela delle lingue minoritarie ai problemi
comuni dei territori alpini, leggi spopolamento della montagna.
"Un pensatoio - lo ha definito Elena D'Orlando, direttrice del
dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università nonché
presidente di fresca nomina della Commissione paritetica
Stato-Regioni - in cui gli studiosi faranno confluire la loro
competenza tecnica e la loro passione civica. Così si qualifica
la cosiddetta terza missione del nostro ateneo: dare supporto al
territorio, oltre a impegnarsi nella didattica e nella ricerca".
È stata proprio D'Orlando, in qualità di referente della
convenzione, a elencare i primi appuntamenti, davanti ai
referenti delle altre istituzioni collegati in videoconferenza:
Alberto Bertin presidente dell'Aula della Val d'Aosta, la
presidente della Provincia di Bolzano Rita Mattei, il collega
Walter Kaswalder per la Provincia di Trento.
L'incontro inaugurale è fissato per il 17 settembre in Val
d'Aosta, dove si parlerà di zone franche, poi ci si incontrerà a
Trento per approfondire il ruolo dei Consigli regionali e delle
assemblee legislative nell'era della democrazia diretta. La terza
tappa, in Friuli Venezia Giulia, toccherà il problema cruciale
dei rapporti finanziari tra Regioni speciali e Stato, mentre a
Bolzano è previsto successivamente un incontro sulla
sussidiarietà all'interno di Regioni e Province autonome.
Piero Mauro Zanin ha preso spunto dall'attualità per affrontare
il tema delle Regioni speciali: "Nelle chiese della diocesi di
Treviso è stata letta una preghiera anti-autonomista, un appello
contro le autonomie - ha raccontato il presidente del Consiglio
regionale - e io credo che stia passando un messaggio sbagliato.
Una convenzione di questo tipo serve allora a chiarire quale sia
la funzione di un'autonomia speciale, serve a ricordare che
difendere le minoranze è una battaglia etica per i valori umani e
non va vista come una rivendicazione egoistica che porta a
rinchiudersi e a disinteressarsi del vicino".
"Penso viceversa - ha proseguito Zanin - che occorra rafforzare
le identità e la consapevolezza di quel che siamo, ma guardando
all'Europa, l'unica entità a poter competere con le grandi
potenze come Usa, Cina e India. Dobbiamo immaginare però
un'Europa dei popoli, delle comunità e delle identità locali, una
ricchezza che è in grado di aumentare esponenzialmente il peso
dell'Unione. Questa convenzione che ci invita all'approfondimento
e allo studio nasce nel momento giusto e dev'essere una risposta
alla preghiera di Treviso".
Zanin ha auspicato anche il coinvolgimento delle altre due
Regioni autonome, Sicilia e Sardegna, nel nuovo gruppo di lavoro.
Invito subito raccolto da Michele Pais, il presidente del
Consiglio regionale sardo, che era già in regione per altri
impegni e ha voluto essere presente alla cerimonia.
"Questa è un'iniziativa da prendere a modello e da estendere alle
isole - ha detto Pais - anche per contrastare il neo centralismo
che si sta affermando". Il presidente sardo ha ricordato che la
specialità delle Regioni non risponde solo a esigenze economiche,
amministrative e burocratiche ma è "un fatto di coscienza, del
quale bisogna essere consapevoli".
L'accordo tra Regioni, Province e Università ha dato vita a un
gruppo di lavoro composto dal comitato direttivo (con i segretari
generali delle diverse istituzioni e il rettore di Udine) e da un
comitato scientifico che per il primo triennio mette in campo
Roberto Toniatti (Università di Trento), Elena D'Orlando
(Università di Udine), Massimo Carli (già docente a Firenze),
Robert Louvin (Università di Trieste), Esther Happacher
(Università di Innsbruck) e Gianfranco Postal, già membro della
Corte dei Conti di Trento.
ACON/FA-fc