Viabilità: da IV Comm ok a maggioranza a ddl 142 su compiti Edr
(ACON) Trieste, 20 lug - La maggioranza di Centrodestra ne è
convinta: sulla viabilità locale bisogna tornare al passato,
assegnando agli Edr la gestione che era in capo alle Province
"perché il trasferimento a Fvg Strade non ha funzionato", come ha
spiegato in aula l'assessore Pierpaolo Roberti.
Ma il Centrosinistra continua a pensarla in modo opposto e a
difendere la sua riforma del 2017, rammaricandosi - parole del
capogruppo del Pd, Diego Moretti - "per i giudizi semplicistici
espressi da qualche collega di maggioranza. La legge 32 aveva una
logica e nel passaggio tra Province e Fvg Strade qualche
difficoltà c'è stata, ma solo nel periodo iniziale".
Si è giocata su questa contrapposizione di fondo la seduta della
IV Commissione presieduta dalla forzista Mara Piccin e dedicata
all'esame delle parti di competenza del ddl 142, gli articoli 2,
5 e 6. La compattezza dei due schieramenti ha reso scontato
l'esito del voto: il disegno di legge d'iniziativa della Giunta
ha ricevuto infatti il via libera a maggioranza.
I contestatori della nuova norma sono stati i primi a prendere la
parola. "A maggio di quest'anno l'assessore Barbara Zilli lodò
pubblicamente l'efficacia di Fvg Strade - ha ricordato
Mariagrazia Santoro (Pd), citando una dichiarazione
dell'esponente di Giunta - mentre stamattina abbiamo sentito
parlare di inefficienze. E va letta meglio anche la presunta
epopea delle Province nelle altre regioni: Belluno ad esempio ha
delegato a Veneto Strade la propria viabilità perché è in
difficoltà con le manutenzioni".
Santoro ha poi posto sul tavolo i temi dei centri di manutenzione
("Destinati a raddoppiare tra Edr e Fvg Strade?"), delle
autorizzazioni ai trasporti eccezionali, della "posizione
organizzativa" supplementare che spetterebbe a Trieste e del
pagamento dell'Iva, "che ora Fvg Strade non deve accollarsi, e
dovrà invece essere versata dall'ente locale". Problema sollevato
anche da Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'autonomia.
Moretti era invece tornato a chiedere lumi sul futuro dei 12
dipendenti assunti in un bando che prevedeva un contratto Anas,
poi spiazzati da una modifica di legge: "Potrebbe essere
l'occasione per sistemare la loro situazione".
Ha invece difeso la riforma Giuseppe Nicoli, capogruppo di Forza
Italia: "Finalmente i cittadini potranno godere di un servizio
importante sulle strade". Nicoli ha poi auspicato che gli Edr
diventino ente di riferimento per quella parte di pianificazione
che va al di là delle esigenze dei singoli Comuni, citando come
esempio i frequenti casi di piste ciclabili che interessano più
territori: "Servirebbe un soggetto in grado di mettere assieme le
strategie e risolvere le possibili controversie tra Comuni. Potrà
avere questi compiti l'Edr? Penso e spero di sì".
Emanuele Zanon (Regione Futura) si è chiesto a che punto sia la
ricognizione delle piste ciclopedonali in regione e ha posto il
tema del catasto delle strade, auspicando che gli Edr
accompagnino i Comuni nella realizzazione di quel documento.
Le risposte sono arrivate dall'assessore alle Infrastrutture,
Graziano Pizzimenti, con l'ausilio dei suoi uffici. In sintesi: i
centri di manutenzione non verranno moltiplicati, la "Po" resta
la stessa che già opera a Trieste e quindi non si moltiplica il
personale, i dipendenti di cui parlava Moretti restano sotto Fvg
Strade e non entreranno nei nuovi Edr. Quanto ai trasporti
eccezionali, non ci sarà bisogno di ulteriori pareri in quanto
l'autorizzazione che oggi fornisce Fvg Strade già raccoglie le
osservazioni dei funzionari competenti per territorio. È stato
poi spiegato a Nicoli e Zanon che le ciclabili sono già state
mappate e a breve verranno fatti i passaggi di proprietà alla
Regione, nel caso di piste di interesse territoriale vasto, o ai
Comuni.
Quanto all'Iva, non si tratta di un costo per Fvg Strade mentre
gli Edr dovranno pagarla, ma in parte questi soldi rientreranno
in regione tramite i meccanismi di compartecipazione. "Che però
riguardano - ha osservato Moretuzzo - solo 5,91 decimi". "Ma
attenzione a fare questo ragionamento - ha replicato l'assessore
Roberti - perché Fvg Strade in questi tre anni non ha prodotto
nuovi quadri economici, ha semplicemente ereditato quelli delle
ex Province, che sulle opere già pagavano l'Iva. Ulteriore
esempio di come quel sistema costruito dopo la soppressione delle
Province non stesse funzionando".
ACON/FA-fc
Mara Piccin, presidente della IV Commissione, accanto agli assessori Graziano Pizzimenti e Pierpaolo Roberti
Diego Moretti, capogruppo Pd, con la collega Mariagrazia Santoro
Giuseppe Nicoli (FI)
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia)