Viabilità: ok V Comm a ddl 142 per trasferire funzioni e addetti a Edr
(ACON) Trieste, 20 lug - Prima l'illustrazione da parte
dell'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica,
Pierpaolo Roberti, seguita dall'audizione dei due commissari
straordinari degli Edr. Quindi, un iniziale via libera a
maggioranza per le parti di competenza da parte della IV
Commissione consiliare e, infine, anche il definitivo semaforo
verde (nuovamente a maggioranza con i voti contrari dei
consiglieri di opposizione) all'intero provvedimento da parte
della V Commissione permanente, presieduta da Diego Bernardis
(Lega).
Si è conclusa in questo modo, dopo aver confermato l'appuntamento
per l'esame conclusivo dell'Aula già calendarizzato per il 30
luglio (relatori: di maggioranza il leghista Lorenzo Tosolini con
il dem Franco Iacop e Furio Honsell di Open Sinistra Fvg di
minoranza), la giornata intera di lavori che gli organismi del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia hanno dedicato al
disegno di legge 142.
Attraverso i suoi 9 articoli, il ddl 142 (incentrato sulle
Disposizioni per l'esercizio delle funzioni in materia di
viabilità da parte degli Enti di decentramento regionale) si
propone di allocare le funzioni in materia di viabilità, che la
Regione aveva acquisito a seguito della soppressione delle
Province, in capo agli Edr, istituiti con legge regionale 21/2019.
Per quanto concerne il personale, uno dei temi cardine della
norma e dell'intero dibattito, l'assessore Roberti (intervenuto
insieme al collega con deleghe a Infrastrutture e Territorio,
Graziano Pizzimenti) ha ricordato i numeri legati agli addetti in
prospettiva Edr e alla successiva riorganizzazione, suddivisi per
province e partendo dalla situazione di partenza per arrivare
quella odierna. A Udine erano stati 108, mentre quelli attuali
sono 58 (20 dei quali con contratto a tempo determinato) con un
incremento previsto di 43 unità per tornare a quota 101; a
Pordenone, da 54, oggi sono 31 (6 a tempo determinato), ai quali
si aggiungeranno altri 16 per salire a quota 47; a Gorizia, per
tornare ai 15 iniziali partendo dagli attuali 7 (3), ne
arriveranno altri 8; a Trieste, infine, si scenderà da 12 a 9 con
4 posizioni aggiuntive alle 5 (2) in essere.
Forte contrarietà è stata anticipata nel corso della discussione
generale sia da Iacop che da Honsell. Il primo ha parlato di
"criticità molto importanti nel percorso scelto", dando
appuntamento "a fine 2022 per una valutazione sugli effetti di
questa riorganizzazione". Il collega di partito Diego Moretti,
capogruppo del Pd, ha portato il discorso sulle piste ciclabili,
citando anche "alcuni errori nella gestione del personale. No
anche alla valenza che si vuole dare agli Edr, arricchiti di
ulteriori funzioni".
Honsell ha invece utilizzato il termine "controriforma, perché
non è stata trovata una modalità uniforme di lavoro. Non mi pare
si tratti di una grande idea strategica perché, invece di
migliorare quello che c'è già, si preferisce tornare indietro".
Pieno supporto nei confronti del documento è stato invece
espresso da Franco Mattiussi (FI), convinto che "riportare queste
competenze a un organo amministrativo non può che fare bene",
insieme a Tosolini che ha rimarcato "una riforma necessaria,
perché le due strutture non hanno mai lavorato in maniera
sincrona. L'obiettivo è quello di recuperare e migliorare
attraverso realtà più rodate e rappresentative sul territorio".
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) si è definito "convintamente
favorevole, ma anche d'accordo con Honsell sul termine
controriforma: utile, però, per mettere mano a qualcosa che ha
dimostrato di non funzionare bene".
Emanuele Zanon (Regione Futura), dettagliando brevemente l'iter
del trasferimento "a partire dall'articolo 61 della lr 26/2014
che riguardava circa 2.200 chilometri di strade", ha ribadito che
"l'implementazione del personale è doverosa, ma deve essere vista
anche sul piano qualitativo e commisurata al tipo di
organizzazione scelta. Inoltre, bisogna decidere se
internalizzare o esternalizzare i servizi, opzione che determina
il numero degli addetti, nonché le competenze necessarie.
Valuterei - ha concluso - possibili convenzioni tra Edr e Comuni,
singoli o anche aggregati".
ACON/DB-fc