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Viabilità: ok V Comm a ddl 142 per trasferire funzioni e addetti a Edr

20.07.2021
18:21
(ACON) Trieste, 20 lug - Prima l'illustrazione da parte dell'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, seguita dall'audizione dei due commissari straordinari degli Edr. Quindi, un iniziale via libera a maggioranza per le parti di competenza da parte della IV Commissione consiliare e, infine, anche il definitivo semaforo verde (nuovamente a maggioranza con i voti contrari dei consiglieri di opposizione) all'intero provvedimento da parte della V Commissione permanente, presieduta da Diego Bernardis (Lega).

Si è conclusa in questo modo, dopo aver confermato l'appuntamento per l'esame conclusivo dell'Aula già calendarizzato per il 30 luglio (relatori: di maggioranza il leghista Lorenzo Tosolini con il dem Franco Iacop e Furio Honsell di Open Sinistra Fvg di minoranza), la giornata intera di lavori che gli organismi del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia hanno dedicato al disegno di legge 142.

Attraverso i suoi 9 articoli, il ddl 142 (incentrato sulle Disposizioni per l'esercizio delle funzioni in materia di viabilità da parte degli Enti di decentramento regionale) si propone di allocare le funzioni in materia di viabilità, che la Regione aveva acquisito a seguito della soppressione delle Province, in capo agli Edr, istituiti con legge regionale 21/2019.

Per quanto concerne il personale, uno dei temi cardine della norma e dell'intero dibattito, l'assessore Roberti (intervenuto insieme al collega con deleghe a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti) ha ricordato i numeri legati agli addetti in prospettiva Edr e alla successiva riorganizzazione, suddivisi per province e partendo dalla situazione di partenza per arrivare quella odierna. A Udine erano stati 108, mentre quelli attuali sono 58 (20 dei quali con contratto a tempo determinato) con un incremento previsto di 43 unità per tornare a quota 101; a Pordenone, da 54, oggi sono 31 (6 a tempo determinato), ai quali si aggiungeranno altri 16 per salire a quota 47; a Gorizia, per tornare ai 15 iniziali partendo dagli attuali 7 (3), ne arriveranno altri 8; a Trieste, infine, si scenderà da 12 a 9 con 4 posizioni aggiuntive alle 5 (2) in essere.

Forte contrarietà è stata anticipata nel corso della discussione generale sia da Iacop che da Honsell. Il primo ha parlato di "criticità molto importanti nel percorso scelto", dando appuntamento "a fine 2022 per una valutazione sugli effetti di questa riorganizzazione". Il collega di partito Diego Moretti, capogruppo del Pd, ha portato il discorso sulle piste ciclabili, citando anche "alcuni errori nella gestione del personale. No anche alla valenza che si vuole dare agli Edr, arricchiti di ulteriori funzioni".

Honsell ha invece utilizzato il termine "controriforma, perché non è stata trovata una modalità uniforme di lavoro. Non mi pare si tratti di una grande idea strategica perché, invece di migliorare quello che c'è già, si preferisce tornare indietro".

Pieno supporto nei confronti del documento è stato invece espresso da Franco Mattiussi (FI), convinto che "riportare queste competenze a un organo amministrativo non può che fare bene", insieme a Tosolini che ha rimarcato "una riforma necessaria, perché le due strutture non hanno mai lavorato in maniera sincrona. L'obiettivo è quello di recuperare e migliorare attraverso realtà più rodate e rappresentative sul territorio". Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) si è definito "convintamente favorevole, ma anche d'accordo con Honsell sul termine controriforma: utile, però, per mettere mano a qualcosa che ha dimostrato di non funzionare bene".

Emanuele Zanon (Regione Futura), dettagliando brevemente l'iter del trasferimento "a partire dall'articolo 61 della lr 26/2014 che riguardava circa 2.200 chilometri di strade", ha ribadito che "l'implementazione del personale è doverosa, ma deve essere vista anche sul piano qualitativo e commisurata al tipo di organizzazione scelta. Inoltre, bisogna decidere se internalizzare o esternalizzare i servizi, opzione che determina il numero degli addetti, nonché le competenze necessarie. Valuterei - ha concluso - possibili convenzioni tra Edr e Comuni, singoli o anche aggregati". ACON/DB-fc



Diego Bernardis (Lega), presidente della V Commissione, insieme all'assessore regionale Pierpaolo Roberti
Diego Moretti e Franco Iacop (Pd)
Emanuele Zanon (Regione Futura)
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar)