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Referendum: Bordin (Lega), iter Regione Fvg dà voce ai cittadini

22.07.2021
15:35
(ACON) Trieste, 22 lug - "C'è piena soddisfazione per la votazione favorevole alle richieste referendarie. La Regione Friuli Venezia Giulia si affianca e sostiene la raccolta firme già avviata nelle piazze, ai banchetti e nei Comuni di tutto il Paese".

Lo dichiara, in una nota, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, a margine dell'approvazione a maggioranza in I Commissione dell'esame delle sei richieste di referendum sui temi della giustizia.

"Oltre a quelli della politica - continua la nota della Lega - diversi e autorevoli rappresentanti dell'informazione, della cultura, o del mondo giudiziario, hanno già sottoscritto i quesiti referendari assieme a centinaia di migliaia di cittadini italiani".

"Si tratta di una tematica di portata nazionale che affronta questioni rimaste irrisolte da decenni e che hanno comportato anche discrasie e problematiche. La nostra volontà - rimarca il capogruppo leghista - è dare la possibilità ai cittadini di esprimersi su un tema molto sentito: quello della giustizia giusta".

"La riforma del Consiglio superiore della Magistratura (Csm) - spiega Bordin - vuole consentire a ciascun magistrato di proporre la propria candidatura, senza dover ricercare firme a supporto che potrebbero tradursi nell'iscrizione o nella ricerca del beneplacito di correnti. Anche la responsabilità diretta dei magistrati è un altro tema cardine della campagna referendaria, poiché l'obiettivo è fare in modo che i magistrati, al pari di qualsiasi altro funzionario o cittadino, debbano rispondere direttamente dei propri errori".

"Non dimentichiamo - spiega l'esponente del Carroccio - l'equa valutazione dei magistrati, con l'estensione anche ai rappresentanti dell'Università e dell'Avvocatura nei Consigli giudiziari della possibilità di avere voce in questa valutazione. Altro punto importantissimo è la separazione della carriere, con cui chiediamo a chi intraprende la carriera di magistrato di scegliere se svolgere la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere tale ruolo per tutta la vita professionale".

"Porre dei limiti all'impiego della custodia cautelare - afferma Bordin - serve ad evitare inutili ripercussioni sulla vita e sulla salute delle persone e si ottiene limitandone il ricorso, nel caso di pericolo di reiterazione di reati, ai gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l'ordine costituzionale, ovvero delitti di criminalità organizzata. Così come con l'abolizione del decreto Severino si elimina l'automatismo tra la condanna per determinati reati e la conseguente incandidabilità, ineleggibilità o decadenza, rimettendo al giudice la decisione in merito". "Ringrazio il presidente della I Commissione, Alessandro Basso, così come il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, che in tempi strettissimi hanno operato al fine di poter dare seguito all'iter per la richiesta di referendum sui temi della giustizia. Chiediamo - conclude Mauro Bordin - al Consiglio regionale di affiancare con la propria iniziativa quella dei cittadini che stanno firmando le proposte referendarie, dando così più voce alle loro istanze. Desideriamo sensibilizzare il legislatore nazionale su temi di primaria importanza per il futuro del nostro Paese e per la tutela dei diritti individuali". ACON/COM/fa



Mauro Bordin, capogruppo della Lega