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Scuola: Da Giau (Pd), Ministero e Cts chiari, no alibi da Regione

22.07.2021
17:49
(ACON) Trieste, 22 lug - "Le indicazioni relative all'apertura delle scuole diffuse dal ministero dell'Istruzione nella sua nota odierna, basata sul parere del Comitato tecnico scientifico (Cts), sono precise e sgombrano il campo da dubbi sulla necessaria e immediata organizzazione per arrivare pronti all'avvio delle lezioni in presenza a settembre. Il messaggio è chiaro: non si usino alibi, come l'attesa di circolari ministeriali. Le Regioni possono e devono, insieme a istituzioni scolastiche e amministrazioni locali, fare squadra da subito per arrivare all'obiettivo della didattica in presenza, senza indugiare".

Lo afferma, in un comunicato, la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) commentando la nota con la quale il dipartimento per il sistema educativo del ministero dell'Istruzione indica le linee per l'avvio dell'anno scolastico 2021/2022.

"Memori degli intoppi di vario tipo ai quali abbiamo purtroppo assistito lo scorso anno nella fase di riavvio delle scuole e degli innumerevoli tentativi di "depistaggio" sulle responsabilità degli stessi chiamando in causa il Governo, alla luce di quanto espresso dal ministero, sollecitiamo la Giunta regionale ad attivarsi fin da subito per arrivare pronti a settembre con l'idea che tutti gli alunni siano in classe e vi arrivino sicuri dal primo giorno anche nella Destra Tagliamento, dove molti istituti hanno optato per un avvio anticipato delle lezioni", commenta Da Giau.

"Anche sulla opportunità dei vaccini agli adolescenti - continua la consigliera - riteniamo necessario che la Regione si spenda in modo univoco e, riguardo alla "comprensione delle perplessità dei genitori" dichiarata dall'assessora Rosolen nei giorni scorsi, si aggiunga l'impegno a fugarle in modo deciso. Il parere del Cts ribadisce infatti l'importanza della copertura vaccinale più estesa possibile in ambito scolastico e suggerisce di comprendere tra le categorie prioritarie, oltre ai docenti, anche i ragazzi nella fascia d'età 12-18 anni".

"Il vaccino agli studenti - conclude la nota - è una scelta che aiuta a dare priorità alla scuola e che garantisce maggiori possibilità di continuità alla didattica in presenza. Serve convinzione da parte delle istituzioni e iniziative specifiche per promuovere la vaccinazione". ACON/COM/fa



Chiara Da Giau (Pd)