Sociale: Moretuzzo (Patto), nulla di fatto per cooperative di comunità
(ACON) Trieste, 26 lug - "Che cosa aspetta la Giunta Fedriga ad
accelerare il lavoro sulle cooperative di comunità? Rappresentano
una risposta importante ai cambiamenti sociali ed economici che
stiamo vivendo e uno strumento innovativo per garantire servizi
di prossimità e coesione sociale eppure l'Esecutivo regionale se
la prende comoda sulla definizione della cornice normativa
complessiva che le riguarda".
Così in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, dopo la risposta della
Giunta all'interrogazione presentata in merito ai "ritardi
sull'individuazione degli strumenti normativi, finanziari ed
economici per la costruzione di nuovi spazi di comunità e per
mantenere vivi e vitali quelli esistenti, sostenendoli e
supportandoli non solo a parole".
Le cooperative di comunità, continua Moretuzzo, "erogano servizi
in contesti dove la dimensione demografica o geografica rende
difficoltosa l'attività imprenditoriale, permettendo agli stessi
cittadini di essere sia beneficiari sia fornitori dei servizi. In
particolare, possono garantire il mantenimento di attività di
prossimità essenziali per le comunità locali nei contesti
montani, nei piccoli Comuni di pianura e nelle periferie urbane".
"Tale importanza strategica era già stata ribadita dall'ordine
del giorno accolto dalla Giunta regionale alla fine dello scorso
anno, con il quale si era chiesto di valutare già nella prima
parte del 2021 una adeguata cornice normativa per il sostegno
alle cooperative di comunità nei centri minori - ricorda il
consigliere -, garantendo un opportuno coinvolgimento degli
attori rilevanti in questo settore, a partire dalle cooperative
sociali che svolgono da tempo questo tipo di attività. Un iter
non ancora avviato, visto che ad oggi non è neppure iniziato il
confronto con le cooperative sociali".
"La Giunta regionale - conclude Moretuzzo - deve mettersi in
ascolto delle numerose iniziative e proposte arrivate negli
ultimi anni dal mondo della cooperazione regionale, con
l'obiettivo di valorizzare e sostenere il patrimonio di
esperienze e di capitale umano già presente in regione e di
stimolare questo prezioso e unico modello di impresa. Non si
dimentichi che le logiche del mercato hanno dimostrato di non
essere in grado di rispondere sempre ai bisogni dei cittadini
anche nelle aree urbane di piccole dimensioni, quali i quartieri
cittadini e i borghi; ecco dunque che, anche in questo caso, il
sistema della cooperazione rappresenta lo strumento cardine per
sostenere le necessità di cambiamento".
ACON/COM/rcm