Contrasto violenza: Patto, ennesima forzatura politica da Maggioranza
(ACON) Trieste, 26 lug - "Siamo di fronte all'ennesima
forzatura politica, pur nel rispetto di tutte le disposizioni
regolamentari. Ancora una volta il lavoro del Consiglio è stato
condizionato da posizioni ideologiche e da un dibattito che
risponde più a stimoli esterni alla Regione che al bene del
nostro territorio".
È questo, in una nota, il commento del capogruppo del Patto per
l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, a margine della votazione odierna
della proposta di legge in materia di antiviolenza e
antidiscriminazione stravolta rispetto al testo elaborato dal
Comitato ristretto al momento del voto in III Commissione.
"Il percorso di ascolto e confronto portato avanti in questi mesi
aveva prodotto un testo condiviso da tutte le parti politiche
consiliari e al quale aveva contribuito in modo attivo anche la
società civile attraverso audizioni e proposte prodotte da chi
conosce da vicino i fenomeni della violenza e della
discriminazion", osserva Moretuzzo, assieme al collega del gruppo
consiliare Patto per l'Autonomia, Giampaolo Bidoli.
"La nuova versione del provvedimento, decisa dagli emendamenti
presentati per lo più dalla Lega, depaupera il significato di
tutto il lavoro che aveva coinvolto il Consiglio regionale, ma
anche molti soggetti esterni, al punto che 16 associazioni hanno
chiesto congiuntamente il ritiro della nuova legge regionale,
considerata peggiorativa rispetto a quella esistente. La
maggioranza regionale - conclude la nota - ha fatto un errore a
non tenerne minimamente conto".
ACON/COM/fa