Referendum: Fratelli d'Italia, adesione convinta a 4 quesiti giustizia
(ACON) Trieste, 26 lug - Adesione convinta del gruppo di
Fratelli d'Italia a quattro referendum sulla giustizia presentati
dalla Giunta in aula.
"Al fianco di tutto il Centrodestra, anche Fratelli d'Italia
sosterrà in aula i quattro referendum relativi alle necessarie
riforme della magistratura, per i quali, già da settimane
raccoglie le firme nei banchetti in tutta Italia", si legge in
una nota del gruppo. Così Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e
Leonardo Barberio hanno anticipato le intenzioni di voto del
gruppo di Fratelli d'Italia in Regione, in merito ai quesiti
referendari che verranno votati prima della legge di assestamento.
"Separazione delle carriere, responsabilità civile dei
magistrati, contrasto alle correnti in magistratura per
l'elezione del Csm, e il diritto di voto per i membri non togati
nei consigli giudiziari - ha spiegato il capogruppo Giacomelli -
rappresentano per Fratelli d'Italia importanti tasselli per
riformare profondamente la magistratura ormai non più adeguata
alle esigenze del Paese e dei cittadini".
"I due quesiti per i quali non ci siamo uniti alla raccolta firme
e che non sosterremo nemmeno in aula - continua il consigliere
pordenonese Alessandro Basso - sono quelli sulle misure cautelari
e quello sulla legge Severino, figli più della legittima cultura
radicale che di quella della destra nazionale".
"La proposta referendaria sulla carcerazione preventiva - spiega
Leonardo Barberio, al di là delle condivisibili motivazioni -
impedirebbe di arrestare spacciatori e delinquenti comuni che
vivono dei proventi dei loro crimini. Noi vogliamo fermare la
criminalità senza se e senza ma. Allo stesso modo la legge
Severino deve essere profondamente modificata per le sue evidenti
storture, ma la sua totale abolizione significherebbe un passo
indietro nella lotta senza quartiere alla corruzione".
ACON/COM/fa