Assestamento: ok Aula ad art 3 su agricoltura, foreste e montagna
(ACON) Trieste, 28 lug - Via libera anche al secondo articolo
chiamato a superare il vaglio dell'Assemblea legislativa del
Friuli Venezia Giulia, grazie un'espressione di voto
caratterizzata da 32 pareri favorevoli, 10 astensioni e dal
parere negativo di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ed Enzo
Marsilio (Pd).
Il Consiglio regionale, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha così
approvato a maggioranza l'articolo 3 del disegno di legge 141
riservato all'Assestamento di bilancio 2021-23, contenente
disposizioni su Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e
montagna.
I lavori sono ruotati intorno ai numerosi emendamenti presentati
(oltre una trentina) con una discussione generale ridotta
all'osso che, illustrazione delle singole istanze a parte, ha
visto protagonista solo il dem Franco Iacop, pronto a segnalare
"una grande assenza da questo assestamento, quella dell'Ersa.
Siamo forse vicini - ha rilanciato - alla sua chiusura?".
L'assessore regionale Stefano Zannier ha invece fornito una lunga
serie di chiarimenti, chiedendo a sua volta il ritiro di una
quindicina di emendamenti.
Due sono stati accettati dal M5S (primi firmatari Ilaria Dal Zovo
e Cristian Sergo), cinque da Igor Gabrovec (Slovenska skupnost) e
altrettanti dagli esponenti del Pd (due da Sergio Bolzonello e
uno ciascuno da Roberto Cosolini, Cristiano Shaurli e dal
capogruppo Diego Moretti), oltre a uno originariamente proposto
da Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia).
Alla fine è stata promossa una decina di istanze provenienti
dagli scranni della Maggioranza. Compresi i due emendamenti
pluritematici suggeriti dallo stesso Zannier, uno dei quali
suddiviso in cinque sezioni (e perciò votato per parti). Il
leghista Alberto Budai, dal canto suo, ha trovato soddisfazione
sulle misure di aiuto a supporto dell'attività di certificazione
dei prodotti agricoli, di quelle che hanno subito danni alle
strutture a causa di evento calamitoso e delle filiere
lattiero-casearie.
Approvazione anche per le argomentazioni di Antonio Calligaris e
Danilo Slokar (Lega) dedicate al comparto ittico, orientate verso
uno studio di fattibilità (spesa prevista: 50mila euro) per
posizionare strutture da fondale aperte alla pesca professionale
per il ripopolamento della fauna e contributi alla Camera di
Commercio Venezia Giulia sino a un massimo complessivo di 50mila
euro. Stessa sorte pure per il collega del Carroccio, Lorenzo
Tosolini, per consentire ai distretti venatori contributi per le
spese di segreteria. Anche Fratelli d'Italia, primo firmatario
sempre Leonardo Barberio, ha avuto conferma della realizzabilità
di due proposte.
Entrando nello specifico, in sede di voto conclusivo, sono stati
respinti sei emendamenti che vedevano Marsilio primo
sottoscrittore, oltre a quelli di Honsell, Shaurli e Moretuzzo
che ha anche chiesto, inutilmente, lo stralcio (18 voti
favorevoli, 27 contrari e l'astensione di Walter Zalukar del
Gruppo Misto) di un singolo passaggio della norma modificativa di
ispirazione giuntale sul cluster dell'agroalimentare e della
bioeconomia nell'ambito della ristorazione collettiva.
Stralciata l'iniziativa di Mariagrazia Santoro (Pd) per
l'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino, giacché
troverà spazio nei lavori autunnali d'Aula, mentre disco verde è
stato concesso a Gabrovec e alla versione riformulata per il
coinvolgimento delle associazioni dei viticoltori riconosciute
nei territori sprovvisti di un proprio consorzio.
ACON/DB-fc