Assestamento: Aula boccia ipotesi Pd assegno nuovi nati, fine lavori
(ACON) Trieste, 29 lug - "Le politiche familiari regionali
finalizzate alla rimozione degli ostacoli di natura economica,
sociale e di conciliazione dei tempi di lavoro-famiglia finora
non sono state sufficienti ad arrestare la caduta della natalità
in Friuli Venezia Giulia. Manca una misura forte di incentivo".
È stata illustrata così la richiesta del Pd, esplicitata a
cominciare da Sergio Bolzonello prima che la Maggioranza
dell'Aula la bocciasse, di inserire nel disegno di legge 141
sull'Assestamento di bilancio 2021-23 come articolo a sé stante
la previsione di un assegno unico regionale che preveda per le
famiglie con Isee inferiore a 20mila euro un contributo annuale
di 500 euro per ogni figlio a carico, dal primo mese di vita al
compimento dei 18 anni.
"Si tratterebbe di un'azione - aveva aggiunto Bolzonello - che
andrebbe in aggiunta alla misura nazionale dell'assegno unico
universale. La stima prevista sulla base dei dati regionali è di
89mila minori aventi diritto, per un totale di impegno pari a 45
milioni di euro".
"Sono visione e modalità di intervento sulla materia alla base
anche della legge sulla famiglia che stiamo predisponendo per
settembre/ottobre", ha risposto l'assessore Alessia Rosolen,
facendo presente che la sua direzione ha dovuto attendere le
linee nazionali per capire come potersi muovere senza sovrapporsi
agli interventi del Governo, ma non è stata tre anni senza far
nulla.
A questo proposito Rosolen ha ricordato gli interventi sulla
conciliazione, sulla responsabilità di impresa, sul welfare
aziendale e sui centri per l'impiego, "oltre ad essere già stata
approvata la dote scuola che con il ddl 141 trova copertura al
100% delle domande presentate".
I lavori sono terminati dopo la presentazione degli emendamenti
all'articolo 7, che oltre alle politiche per la famiglia prevede
azioni anche per lavoro, formazione, istruzione e politiche
giovanili, sempre di competenza dell'assessore Rosolen. E proprio
da lei l'Aula ha potuto apprendere che, sebbene le risorse per
possibili carenze di organico negli istituti scolastici causa il
protrarsi dell'emergenza Covid siano state portate da uno a 3
milioni di euro per l'anno scolastico 2021-22, pesano le forti
incertezze del Governo per quanto attiene l'avvio in presenza, il
numero di ragazzi che potranno salire sugli autobus scolastici,
le strutture che saranno messe a disposizione per consentire il
loro distanziamento in classe.
Il presidente Piero Mauro Zanin ha così chiuso la seduta
ricordando che riprenderà domani alle 10 con il prosieguo
dell'esame dell'articolo 7 e di quelli successivi.
ACON/RCM-fc