Viabilità: Minoranza su ddl 142, forti perplessità su strumento a Edr
(ACON) Trieste, 30 lug - Sono entrambe allineate sul piano di
un forte scetticismo riguardo le disposizioni per l'esercizio
delle funzioni in materia di viabilità da parte degli Enti di
decentramento regionale (contenute nel disegno di legge 142) le
relazioni di minoranza presentate all'attenzione dell'Assemblea
legislativa del Friuli Venezia Giulia.
Il primo a rimarcarlo è stato il dem Franco Iacop che ha voluto
esprimere la sua "perplessità su questo ddl, come fatto ogni
qualvolta si è parlato di Enti di decentramento regionale (Edr).
Guardiamo con poca fiducia al 1 gennaio 2022, data nella quale
non avverrà un cambio epocale a vantaggio dei territori, ma solo
l'avvio del trasferimento di competenze, dei contratti
esternalizzati della neve e del verde, nonché del personale, da
un settore all'altro della Regione".
L'esponente del Pd ha aggiunto che la norma "consegna nelle mani
di un Edr ciò che ora è in capo a una società in house regionale,
qual è Fvg Strade Spa che, come ha seguito per conto della
Regione la viabilità ex provinciale dalla soppressione delle
province, basandosi su una struttura organizzativa dislocata nei
territori, così faranno gli Edr stessi, organizzandosi su quattro
enti dislocati negli ex capoluoghi di provincia".
"Non vi è nessun trasferimento di competenze al territorio, ma
solo un avvicendarsi gestionale - ha commentato Iacop - tra
Aziende ed Enti regionali. Questo genererà, oltre ai problemi che
sempre si verificano in occasione di un passaggio di consegne,
problemi organizzativi. Soprattutto perché Fvg Strade non
consegnerà solo manutenzioni da eseguire sul patrimonio viabile,
ma anche precise responsabilità nella conduzione delle strade e
molti progetti da realizzare".
L'intervento è quindi proseguito con il suggerimento secondo il
quale "sarebbe stato più opportuno un potenziamento di Fvg
Strade, così come ripetutamente richiesto dalla Società, con
l'assunzione di personale. Servono subito più operatori, e
sicuramente va ampliato anche l'organico impegnato direttamente
sulle strade".
Anche Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), anticipando la volontà
di votare contro il provvedimento, ha definito il ddl "solo un
triste passo falso. È più un intervento di disordino, che di
riordino, perché assistiamo all'applicazione del pessimo
principio che consiste, invece di correggere quanto non funziona,
nel fare tabula rasa e reinventare".
"Questa legge - ha ribadito il relatore - espropria i Comuni di
una parte importante delle loro funzioni di pianificazione e
gestione sovracomunale in materia di viabilità stradale e
ciclabile, che invece le Unioni territoriali intercomunali (Uti),
almeno in linea di principio garantivano, delegando ad una
pluralità di organi regionali, per giunta commissariati, di area
vasta, tali scelte".
"Manca il livello sovracomunale, la cui assenza - ha sottolineato
Honsell - ha prodotto lo scempio del territorio con grave consumo
di suolo in cambio della creazione di innumerevoli aree
artigianali e industriali isolate. Ciò che manca è un luogo per
la cosiddetta governance multilivello, dove si interfaccino e si
equilibrano gli interessi locali, quelli sovracomunali e quelli
regionali. Gli Edr non sono una risposta a questa esigenza,
proprio perché sono entità regionali".
In sostanza, auspicando "una clausola di valutazione sugli
stanziamenti e sui tempi richiesti nell'impegno delle risorse che
giungeranno agli Edr", secondo il consigliere di Open Fvg si
tratta "di un'autentica controriforma. All'interno di Fvg Strade
il personale proveniente dai quattro enti non è stato
riorganizzato, né sono state uniformate le procedure. Tutto è
stato mantenuto invece in inutili, quanto improduttivi,
compartimenti stagni".
ACON/DB-fc