Emergenza: Sergo-Ussai (M5S), chiamate collettive tra enti di soccorso
(ACON) Trieste, 3 ago - I consiglieri regionali Cristian Sergo
e Andrea Ussai (M5S) hanno presenziato alla conferenza stampa
della Federazione italiana autonomie locali e sanità (Fials) e
dal Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, "che
hanno denunciato le criticità del Numero unico di emergenza
(Nue), dopo avere scritto la scorsa settimana una lettera al
presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e al
vicepresidente Riccardo Riccardi, girata anche ai capigruppo in
Consiglio regionale. Nella lettera, i sindacati avanzano la
proposta di chiamate collettive in modo che tutti gli operatori
impegnati nelle emergenze possano ascoltare e intervenire,
garantendo così un intervento più appropriato e tempestivo".
"Abbiamo voluto raccogliere l'appello dei sindacati - spiegano
ancora Sergo e Ussai nella loro nota -, presentando
immediatamente un ordine del giorno, collegato all'Assestamento
di bilancio, che è stato accolto dalla Giunta regionale. Abbiamo
così impegnato l'assessore Riccardi a elaborare urgentemente
soluzioni operative per aumentare l'interconnessione degli enti
che effettuano soccorso sanitario e tecnico, anche utilizzando
adeguate infrastrutture informatiche, in ottica di una maggiore
condivisione delle informazioni".
"È infatti preoccupante la frequenza con cui si verificano disagi
nel sistema di ricezione delle chiamate e di integrazione tra la
centrale e i diversi mezzi di soccorso, con carenze tecnologiche
e strumentali che hanno portato inevitabilmente al peggioramento
del servizio - continuano i due consiglieri del M5S -. Anche
nell'anno in corso continuano a verificarsi situazioni in cui le
tempistiche di risposta si allungano e, nei peggiori dei casi,
manca totalmente l'attivazione dei soccorsi che richiedono
l'intervento congiunto del soccorso sanitario da parte del 118 e
di quello tecnico dei vigili del fuoco".
"Il Nue 112 riceve a Palmanova le richieste di soccorso di
emergenza/urgenza dall'intero territorio regionale, inoltrandole
successivamente all'ente di soccorso di competenza. In numerose
occasioni si sono riscontrate criticità nell'attivazione di mezzi
e operatori, talvolta mandando i pompieri dove non servono o
ritardando il loro invio dove invece è necessario il loro
intervento - concludono Ussai e Sergo -. Il tutto con il rischio
di imprecisioni nella raccolta delle informazioni e quindi di
dilatazione dei tempi. Riorganizzare il sistema, recependo le
proposte dei sindacati, significa intervenire in maniera più
mirata ed efficace ma anche disperdere meno risorse, economiche e
umane, e garantendo una maggiore sicurezza per operatori e
cittadini".
ACON/COMrcm