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Salute: Miani (Lega) verso la riapertura dei punti di primo intervento

05.08.2021
17:40
(ACON) Trieste, 5 ago - "Confermare le riaperture dei punti di primo intervento regionali che sono stati sospesi, per permettere al personale sanitario che vi prestava servizio di fornire supporto presso altri presidi sanitari per fronteggiare l'emergenza derivante dalla diffusione del Coronavirus".

E' l'obiettivo dell'ordine del giorno approvato in occasione della legge di Assestamento di bilancio e presentato dal consigliere regionale Elia Miani (Lega).

"L'attenuarsi dell'emergenza sanitaria, anche grazie alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19, permette al territorio regionale - spiega Miani - di mantenersi costantemente in zona bianca e tornare gradualmente all'organizzazione ospedaliera precedente mediante la riapertura di alcuni reparti presso i presidi ospedalieri cosiddetti Spoke, per garantire soprattutto la continuità di servizio dei punti di primo intervento, servizio davvero indispensabile per alcune località regionali e che fungono da imprescindibile punto di riferimento intermedio tra l'hinterland e i presidi ospedalieri cosiddetti Hub".

"La diffusione della pandemia da Covid-19 - ricorda l'esponente della Lega - ha costretto l'amministrazione regionale a rivedere l'intera organizzazione del Sistema sanitario regionale (Ssr), prevedendo le chiusure di alcuni reparti dei presidi ospedalieri Spoke per dirottare e concentrare il personale negli ospedali più attrezzati Hub al fine di prestare cure e assistenza al numero considerevole di pazienti che venivano giornalmente ricoverati in seguito alla contrazione del virus, il che ha comportato anche qualche disagio per i cittadini".

"I medici di medicina generale hanno dimostrato un profuso impegno nella gestione della situazione emergenziale derivante dalla crisi pandemica - asserisce il consigliere -, mettendosi a disposizione e garantendo il supporto al Ssr mediante le preventive cure a domicilio e gestendo la somministrazione di dosi vaccinali dal momento in cui è stato possibile procedere in tale direzione".

"La nostra società vede crescere sempre più il numero di medici specialisti e ridursi quello di medici di base, pur riconoscendo che gli strumenti a disposizione della Regione per intervenire in questo ambito sono limitati, in quanto i secondi non sono dipendenti del Ssr ma liberi professionisti incaricati di un pubblico servizio. Risulta necessario intervenire - conclude Miani - per risolvere alcune problematiche derivanti dagli accordi collettivi nazionali, concentrando l'attenzione a livello regionale anche per quanto concerne le tempistiche dei bandi per le assegnazioni degli incarichi a favore dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta". ACON/COM/rcm



Elia Miani (Lega)