Salute: Centis (Citt), sopperire a carenza infermieri nel Pordenonese
(ACON) Trieste, 12 ago - "Gli ospiti delle case di riposo del
Pordenonese non possono, in alcun modo, restare senza l'adeguata
assistenza e chi governa deve impegnarsi per trovare subito una
soluzione alla fuga di infermieri, professionalità preziose per
la cura degli anziani, da queste strutture".
Così il capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, Tiziano
Centis, sulla carenza di infermieri nelle case di riposo,
segnalata in primis dall'Ordine degli infermieri di Pordenone.
Il consigliere fa sapere che sul tema presenterà
"un'interrogazione con cui chiederà alla Giunta regionale quale
azioni intende portare avanti per dare risposte a un vero grido
di allarme."
"Questa situazione sta mettendo in crisi un sistema come quello
delle case di riposo - aggiunge Centis - che ha già sofferto
pesantemente l'anno della pandemia. Sappiamo bene quali siano le
complicazioni che hanno dato vita a questa criticità: le
disparità economiche tra i contratti nel privato e nel pubblico,
ma anche la norma che obbliga gli infermieri pubblici dipendenti
al vincolo di esclusività, che li lega all'azienda di
appartenenza e impedisce loro di effettuare qualche turno fuori
servizio presso le case di riposo. Una regola che non è al passo
con le logiche attuali e su cui bisogna intervenire".
L'esponente dei civici riflette anche sulla questione dei
professionisti stranieri a cui manca l'iscrizione all'albo: "In
Veneto è stata possibile una deroga per le situazioni di
emergenza, ma è necessario trovare la strada per permettere
l'abilitazione almeno provvisoria anche dei titoli professionali
che ora non sono riconosciuti equipollenti".
ACON/COM/rcm