Afghanistan: Marcolin (Crpo), tutelare donne, minori e soggetti deboli
(ACON) Trieste, 17 ago - "Cosa accadrà ora alle ragazze, alle
donne, alle bambine e ai soggetti deboli abbandonati a un destino
che non dovrebbe essere riservato a nessuno? Non possiamo
rassegnarci di fronte alle immagini e alle notizie drammatiche
che giungono da Kabul".
Il drammatico problema viene rimarcato da Dusy Marcolin
(presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità
tra uomo e donna) che, attraverso una nota, prende la parola "in
merito alla gravissima situazione creatasi in Afghanistan. La
Crpo Fvg - sottolinea - desidera confermare e rafforzare
l'appello della Conferenza nazionale degli Organismi di Parità,
che riportiamo integralmente".
"Finché le ragazze, le donne e le bambine nel mondo saranno
esposte a sopraffazione, umiliazione e violenza di uomini senza
scrupoli e dignità, sarà responsabilità della Comunità
internazionale impedire la violazione dei diritti umani che ruba
il futuro dell'intera umanità. Nel caso dell'Afghanistan, e per
il ruolo che abbiamo avuto, la responsabilità dell'Occidente e
dell'Europa ci richiama a non rassegnarci all'impotenza di fronte
alle immagini e alle notizie drammatiche che ci giungono da
Kabul".
"Dopo la mobilitazione del Governo per far rientrare i
connazionali e i collaboratori esposti ad altissimi rischi di
ritorsione, è il tempo di fare la differenza - continua lo
scritto - per attivare tutti gli strumenti istituzionali,
politici e diplomatici per un piano di corridoi umanitari e di
accoglienza che limiti la crisi umanitaria in atto in particolare
per donne e bambine, già oggetto di predazione".
"Verrà il tempo dell'analisi: ora è il tempo dell'emergenza. Il
tempo per fare la cosa giusta. Ci associamo, dunque,
all'esortazione del segretario generale dell'Onu, Antonio
Guterres, espressa durante la riunione di emergenza del Consiglio
di Sicurezza sull'Afghanistan al fine di 'proteggere i civili',
nonché all'impegno manifestato dal presidente Draghi per il quale
'ora occorre tutelare i diritti umani e, in particolare, quelli
delle donne'".
"Ci appelliamo - auspica infine l'appello - affinché nulla resti
intentato e offriamo l'impegno quotidiano profuso sui territori
come rafforzamento di consapevolezza e determinazione per fare la
differenza in questo tratto di storia".
"Come Commissione Pari opportunità della Regione Friuli Venezia
Giulia - conclude a sua volta la presidente Marcolin -
auspichiamo che l'Europa, i Governi e le Organizzazioni
internazionali possano intervenire urgentemente e fare tutto
quanto possibile per arginare la grave crisi umanitaria in atto,
assicurando la tutela dei diritti delle donne, dei minori e dei
soggetti deboli afgani".
ACON/COM/db