Ciclismo: Giro Fvg Elite e U23 simbolo di continuità e resilienza
(ACON) Lavariano di Mortegliano (Ud), 30 ago - Il ciclismo
costituisce una grande metafora della ripartenza: uno sport epico
e caratterizzato da sforzi immani che, in maniera quasi naturale,
attira subito l'attenzione e la partecipazione di chi si ritrova,
anche per caso, ad ammirare la determinazione dei suoi
protagonisti. L'attrazione è naturale e il supporto
incondizionato ai suoi atleti un'immediata conseguenza.
Lo ha sottolineato, nella sala Civica di piazza San Paolino a
Lavariano di Mortegliano (Udine), il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, rappresentando l'intera
Assemblea legislativa alla passerella ufficiale del 57° Giro
ciclistico internazionale della Regione Fvg, riservato alle
categorie Elite e Under 23.
Una metafora della ripartenza, ha aggiunto il Consiglio
regionale, che ben rappresenta un'intera comunità. L'imponente
numero di rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto
partecipare alla presentazione, con il Legislativo regionale
rappresentato in maniera trasversale, conferma la vicinanza a
questo sport "del popolo", mentre l'alacrità di tanti e tanti
volontari rinsalda il legame con il territorio. Il Cr del Fvg
supporta con convinzione questo evento perché, in tal modo, si
pone al fianco del popolo e del suo stesso impegno.
Tra i numerosi ospiti istituzionali, accolti dal giornalista
Alessandro Brambilla, hanno preso la parola anche gli assessori
regionali alle Finanze, nonché ad Attività produttive e Turismo.
Il mondo del pedale è stato invece rappresentato dall'ex iridato
Daniele Pontoni (ct della Nazionale di ciclocross), Roberto
Amadio (team manager di tutte le rappresentative azzurre) e
Stefano Bandolin (presidente regionale della Federazione
ciclistica italiana) che ha rimarcato le qualità "di una regione
piccola, ma forte di grandi talenti e di grandi organizzatori.
Senza società come questa e il cosante apporto di una Regione Fvg
sempre molto vicina, tuttavia, non ci sarebbe alcun futuro".
L'evento, organizzato dall'Asd Libertas Ceresetto presieduta da
Andrea Cecchini, si svolgerà dal 3 al 5 settembre, suddiviso in 3
tappe per 450 km complessivi: esordio con la Rive
d'Arcano-Tarvisio da 151 km, quindi il tappone Casarsa della
Delizia-Piancavallo da 142 e, infine, la conclusiva
Mortegliano-Pordenone da 157. Particolarmente significativo, tra
gli eventi collaterali, il focus quotidiano per sensibilizzare
sul tema della sicurezza dei ciclisti sulle strade.
Non esiste provvedimento legislativo che non preveda un esplicito
supporto allo sport, ha sottolineato ancora il rappresentante
dell'Assemblea Fvg, esprimendo l'orgoglio di ritrovarsi ancora
una volta a celebrare una kermesse così longeva. Una
manifestazione che dimostra la continuità e la resilienza di un
territorio capace, anche grazie ai suoi volontari, di meritare il
prestigio internazionale derivato dal forte legame forte con
questo sport straordinario.
Il percorso, apprezzato dai tecnici, ha raccolto l'adesione degli
oltre trenta team iscritti (i protagonisti saranno presentati
ufficialmente il 2 settembre a Lignano Sabbiadoro), coinvolti
dall'ex pro Christian Murro, vertice dell'apparato organizzatore
insieme a Cecchini che ha ricordato come "il Giro continua a
esistere grazie all'interesse della Regione Fvg, valorizzando
tutti i centri e i borghi di arrivo e attraversamento. Enorme la
portata di un evento che più diventare traino turistico per tutto
il Fvg con squadre in arrivo da tutta Europa".
La più recente edizione del Giro, a testimonianza dell'altissimo
livello espresso dai partecipanti, aveva visto il successo del
norvegese Andreas Leknessund (campione d'Europa U23 a cronometro
nel 2020), mentre l'ultimo successo italiano risale ormai al 2014
grazie a Simone Antonini (ultimo di una serie iniziata da Felice
Gimondi e proseguita con le imprese di altri campionissimi come
Marino Basso, Claudio Chiappucci, Gilberto Simoni e Danilo Di
Luca).
ACON/DB