Giorno carità: Consiglio Fvg, rilanciare sfida per cultura solidarietà
(ACON) Trieste, 4 set - Solidarietà, comprensione e
condivisione della sofferenza. Non solo a parole ma, anche e
soprattutto, nella concretezza dei fatti e nelle azioni che
caratterizzano una quotidianità oggidì fin troppo scontata. Una
solidarietà che deve costituire un punto fermo per l'esistenza
del singolo individuo e della comunità nel quale è inserito con
la sua famiglia ma, in particolare, per i rappresentanti delle
istituzioni, chiamati a riconoscerne il valore, a promuoverne i
principi e a valorizzarne le finalità, garantendone gli effetti
positivi.
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, rappresentato
dal suo presidente, sottolinea in questa maniera il valore umano
e il significato sociale di una data come quella del 5 settembre
che, a partire dal dicembre 2012, viene ricordata come la
Giornata internazionale della carità.
Istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, viene
celebrata in occasione dell'anniversario della scomparsa di Santa
Teresa di Calcutta (avvenuta nel 1997), Premio Nobel per la Pace
("per il lavoro svolto nella lotta volta a superare la povertà e
il disagio, autentica minaccia per pace") e fondatrice delle
Missionarie della Carità.
Una donna così esile all'apparenza, ricorda l'Assemblea
legislativa del Fvg, ma caratterizzata da una generosa e
incondizionata determinazione in tutti i momenti della sua
straordinaria vita dedicata agli altri. Una figura che ha
regalato insegnamenti da tenere sempre in considerazione, come
riporta anche l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata
dall'Onu nel settembre 2015, che invita a lavorare sodo (ognuno a
modo suo: cittadini e politici, apparati esecutivi e legislativi)
per puntare all'eliminazione della povertà in tutte le sue forme
e dimensioni. Qualcuno, a ragione, ha definito proprio questa
come la più grande sfida globale, oltreché requisito
indispensabile per lo sviluppo sostenibile.
"La carità può contribuire alla promozione del dialogo fra
persone di diverse culture e religioni, come pure la solidarietà
e la comprensione reciproca", sostengono infatti le Nazioni
Unite. Un'esigenza di totale condivisione che si rivela ancor più
incalzante e necessaria in un'epoca come quella attuale che, già
complessa in tanti angoli del mondo ma anche a pochi passi
soltanto dalla casa di ciascuno di noi, ha scoperto anche il
dramma dell'emergenza da Covid-19. La pandemia, infatti, ha fatto
spesso riscoprire (tanto nelle generose azioni dei singoli,
quanto in quelle delle realtà organizzate) l'esigenza della
carità intesa non solo sotto il pur indispensabile profilo
materiale, ma anche sotto quello umano e solidale.
ACON/DB