Salute: Giunta in III Comm, obiettivo superare muro 900mila vaccinati
(ACON) Trieste, 8 set - Una campagna vaccinale destinata a
proseguire in maniera rigorosa, tenendo conto che il problema
emerso in Friuli Venezia Giulia non è certamente legato alle
strutture disponibili. Su una platea complessiva composta da un
milione e 198mila persone, 820mila (il 69%) hanno infatti scelto
di vaccinarsi, mente ci si avvia verso il 75% con un'adesione tra
gli over 60 salita fino all'82,5%. L'auspicio è ora quello di
ottenere un ulteriore balzo in avanti per portare l'asticella
intorno alle 900mila vaccinazioni, aggiungendone altre 100mila.
Lo ha reso noto il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute nel
corso dei lavori in modalità telematica della III Commissione
consiliare, rispondendo a una delle 15 interrogazioni previste
dall'ordine del giorno.
Il componente della Giunta regionale ha anche specificato che la
fascia in età scolare 12-19 anni ha aderito per il 60,7% (12-15
per il 50%, 16-9 per il 72% e 20-29 per il 76,5%).
Proporzionalmente meno rigorose le categorie 30-39 (68%) e 40-49
(70%), ma si risale con la 50-59 (75%), per poi superare le
soglie con le fasce successive. La Regione continua intanto a
monitorare la situazione, andando anche nei Comuni più piccoli,
mentre l'utilizzo del green pass può regalare un ulteriore scatto
in avanti.
Il vicegovernatore ha anche aggiunto che si continua a insistere
per una maggiore adesione da parte degli operatori del personale
sanitario, mentre l'avvicinamento all'inizio dell'anno scolastico
(con il Fvg che si conferma tra i leader nazionali in quanto a
vaccinazione del personale) porta a considerare la scuola come
luogo sicuro, nonostante le incognite legate alla mobilità della
popolazione scolastica.
Assente il consigliere proponente, l'annunciata "richiesta di
chiarimenti su classificazione e conteggio dei posti letto di
Terapia intensiva in Fvg" è stata dettagliatamente illustrata a
vantaggio degli altri partecipanti alla Commissione, confermando
il numero di 175 posti letto attivi in Terapia intensiva in
ossequio a quanto approvato dal ministero della Salute
nell'ambito del Piano di potenziamento della rete ospedaliera per
l'emergenza da Covid-19, compresi quelli che le Aziende si sono
impegnate a rendere attivabili nel corso dell'emergenza. Ai 120
posti iniziali di riferimento, inoltre, vanno aggiunti i 55
richiesti dal ministero (attivi in quanto operativi in meno di 48
ore), più ulteriori 3 in day hospital da attivarsi in caso di
necessità.
L'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi), dai
26 posti letto in Terapia intensiva del 2019, è passata ai 34
oggi attivi, più 12 in Pneumologia (altri 50 possono essere
attivati nella Torre medica di Cattinara). L'Asufc ne conta 29
attivi all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, 4 al
presidio ospedaliero di Latisana e 3 a Tolmezzo. Altri 29
complessivi (8 + 21) sono presenti nel reparto di Cardiochirurgia
del Santa Maria (attivabili altri 23) e 21 in Medicina d'urgenza
(8 a Palmanova con altri 8 attivabili, 8 a San Daniele e 5 a
Tolmezzo). 20 posti letto complessivi sono inoltre previsti nel
presidio Ospedaliero di Gorizia e Monfalcone, 14 in quello di
Latisana e Palmanova.
Per quanto concerne le altre interrogazioni, tutte presentate da
consiglieri dell'Opposizione, particolare attenzione è stata
riservata alla realtà del Pordenonese. In merito al futuro del
consultorio di San Vito al Tagliamento è stato sottolineato che
l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) provvederà a
garantire il turnover del personale cessato dal servizio
utilizzando le graduatorie disponibili, dopo l'avvenuta
assunzione di un dirigente psicologo e la soluzione interna per
reperire un assistente sociale.
Per la Dermatologia dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di
Pordenone, una selezione ha portato all'assunzione di 2 risorse,
mentre entro il 2021 verrà conclusa la procedura per individuare
un direttore.
In relazione al nuovo mammografo per il presidio ospedaliero di
Sacile e alla riattivazione del servizio per la diagnosi precoce
dei tumori al seno nel distretto del Livenza, è stato rammentato
che lo screening viene garantito in tutta la regione grazie a un
programma, già efficace nel ridurre la mortalità nella fascia
50-74 anni. Dal 2006 la mammografia viene eseguita su unità
mobili che si spostano sul territorio e, nel distretto del
Livenza e del Friuli Occidentale, staziona nel distretto
sanitario di Sacile due volte all'anno a vantaggio di circa 5mila
soggetti (nel 2020, nonostante la pandemia, sono stati oltre
3mila i test eseguiti, mentre tra gennaio e febbraio 2021, su
2200 inviti, le adesioni sono state 1324). Attualmente il mezzo è
attivo a San vito al Tagliamento.
Sul tema dei 'problemi organizzativi al centro vaccinazioni
Covid-19 presso Pordenone Fiere' è stato tratteggiato l'iter
legato alla necessità dell'Asfo di reperire spazi per i punti
vaccinali straordinari. Dopo la disponibilità di Pordenone Fiere,
era stata approvata la convenzione con successive rimodulazioni
organizzative e logistiche. Passando ai medici di base, sempre
nel Pordenonese, la sequenza delle procedure per la copertura dei
posti vacanti di assistenza primaria è stata definita
perfettamente in linea. Dopo la richiesta di trasferimento
avanzata dal professionista operante a Morsano, la procedura è
andata deserta e transitoriamente è stato scelto un accorpamento
dell'ambito Cordovado-Morsano-Sesto con quello limitrofo di San
Vito.
Quanto al servizio di guardia medica, sempre nel Friuli
Occidentale, alcuni turni del servizio di continuità
assistenziale si sono resi vacanti per indisponibilità dei
medici. Quindi è stato siglato nuovo accordo integrativo
aziendale che individua anche le figure dei responsabili.
L'azienda ha inoltre riprogrammato per ottobre la rimodulazione
delle sedi e del numero dei medici per ognuna di esse. Un'azione,
insieme all'attivazione della Cittadella della Salute di
Pordenone, chiamata a garantire una miglior copertura dei turni
vacanti. Sul presunto "depauperamento della sanità territoriale
pordenonese" è stato invece risposto che il futuro assetto della
Cittadella consentirà di concentrare in un'unica sede una serie
di servizi essenziali prima sparsi sul territorio, risolvendo in
parte anche il problema della carenza di medici di continuità
assistenziale.
L'adeguamento del regolamento per la concessione dei contributi
per il superamento e l'eliminazione delle barriere
architettoniche nelle abitazioni è stato invece rallentato dalla
pandemia ma, ha garantito l'assessore, l'impegno è quello di
giungere presto a una soluzione, anche attraverso la revisione
della Lr 41/1996. L'indennità di residenza alle farmacie,
inoltre, è stata corrisposta a tutte le attività di Pordenone,
Trieste e Gorizia, mentre a Udine è attualmente in fase di
liquidazione.
Sul Drive through per le vaccinazioni anti Covid al centro
tamponi fissato nell'ex caserma Jesi di Perteole (di proprietà
del Comune di Ruda) sono state elencate tutte le tempistiche di
attivazione, con oltre 2mila dosi somministrate tra l'8 maggio e
il 18 luglio. Sui 'poteri di vigilanza dell'Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale (Asufc) e della direzione centrale
Salute sull'attività di trasporto sanitari' è stato sottolineato
che la Direzione rilascia l'accreditamento ed esercita l'attività
di vigilanza e controllo. Attualmente sono accreditate 18
strutture con durata triennale e i procedimenti per i rinnovi
saranno avviati a fine 2021.
Rispetto all'interrogazione dedicata ai medici ospedalieri Fvg
che risulterebbero "i peggio pagati d'Italia" sono stati
ricordati i due rigorosi vincoli posti dalla normativa nazionale.
Oltre alle azioni già svolte, nell'agosto 2021 è stato firmato
anche un accordo con le organizzazioni sindacali per la
distribuzione di 2,7 milioni da destinare all'aumento dei fondi
contrattuali destinati alle retribuzioni. Il tetto stabilito a
livello regionale potrà essere soggetto a variazioni in occasione
delle manovre di bilancio.
Infine, in merito alle segnalazioni legate all'assenza di servizi
igienici a uso degli utenti presso il centro tamponi Asugi
ubicato nel parco di San Giovanni a Trieste, è stata assicurata
la sollecitazione a fare in modo che l'evento non si ripeta.
ACON/DB