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Caduti Russia: Cr Fvg, ricordare lutti e ferite con rigore e solennità

19.09.2021
14:24
(ACON) Cargnacco (Ud), 19 set - Tutte le vicende di guerra, testimonianze di valore, hanno un profondo significato per la comunità e per la Patria. Il fatto di non poter accompagnare un proprio caro in occasione del commiato o, addirittura, di non conoscerne la sorte, provocano dolori e ferite che neppure lo scorrere dei decenni riesce a rimarginare. Sappiamo che la vita è un transito, perché si nasce e si muore, ma il momento fondamentale, per chi ci lascia ma soprattutto per chi rimane, è lo sguardo verso la parte finale di un'esistenza per sapere realmente cos'è avvenuto.

Lo ha evidenziato, al Tempio Sacrario di Cargnacco (frazione di Pozzuolo del Friuli in provincia di Udine), il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, rappresentando l'intera Assemblea legislativa in occasione dell'annuale cerimonia solenne per commemorare la 78° Giornata del Caduto e del Disperso nella guerra di Russia.

Il presidente del Cr Fvg ha sottolineato che proprio la mancanza di un percorso umanamente dovuto, all'interno di tante e tante famiglie nel ricordo dei propri caduti o dispersi, è quello che, ancora oggi dopo tanti anni, spinge questi nuclei a partecipare numerosi alle celebrazioni in una sorta di restituzione nei confronti dei propri cari.

L'evento, organizzato dall'Unione nazionale italiana Reduci di Russia (Unirr), ha preso il via in piazza don Carlo Caneva davanti alle autorità civili e militari schierate per l'alzabandiera e gli onori ai caduti con successiva deposizione di una corona di fiori ai piedi del monumento centrale. Presenti anche la fanfara e il picchetto d'onore della brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli, nonché i gonfaloni di alcuni Comuni della regione e i labari di numerose associazioni combattentistiche e d'arma.

Il primo cittadino di Pozzuolo dal Friuli, prima del rito religioso celebrato all'interno del Tempio Nazionale Madonna del Conforto, ha ricordato i quasi 100mila caduti e i dispersi nella tragica campagna sul fronte russo, invitando a non dimenticare il loro coraggio e a essere migliori, affinché la storia non si ripeta mai. I vertici nazionali e regionali dell'Unirr (prima della deposizione di una seconda corona davanti al sacello del Soldato ignoto e di un omaggio floreale a quello di monsignor Caneva nella cripta) hanno ricordato gli sforzi fatti per poter consegnare i reperti appartenuti ad alcuni caduti alle rispettive famiglie, fase successiva della cerimonia ospitata davanti all'attiguo al Museo storico della Campagna di Russia.

Dopo aver ribadito il saluto dell'intera comunità regionale, il presidente del Consiglio regionale Fvg ha anche ricordato la sua grande partecipazione emotiva nell'intervenire a eventi commemorativi come quello di Cargnacco, in particolare dove i fatti di guerra si ripercuotono anno dopo anno nell'intima sofferenza delle famiglie che, ancora una volta, vedo presenti. È motivo di grande commozione, inoltre, vedere tanti giovani che, probabilmente, attraverso il racconto dei genitori sono riusciti a ripercorrere lo strazio che li ha colpiti.

Le Istituzioni, ha concluso dando voce all'intera Assemblea legislativa regionale, hanno la responsabilità di ricordare con solennità e rigore per tributare il giusto rispetto ai caduti e alle loro famiglie. Le Istituzioni, per recuperare il rapporto con il popolo, devono essere credibili. ACON/DB



Una fase della cerimonia solenne svoltasi davanti al Tempio Sacrario di Cargnacco (Udine)
Autorità schierate per l'alzabandiera in piazza don Carlo Caneva a Cargnacco
La messa commemorativa celebrata all'interno del Tempio nazionale Madonna del Conforto
La consegna dei riconoscimenti alle famglie dei caduti davanti al Museo storico della Campagna di Russia