Scultura: per Regione Simposio di Reana è modello di convivenza civile
(ACON) Reana del Rojale, 19 set - Si è conclusa segnata dalla
pioggia, ma tra gli applausi di molti tra curiosi e appassionati,
la 24esima edizione del Simposio internazionale di scultura su
pietre del Friuli Venezia Giulia promosso dal circolo culturale
Il Faro.
Nel parco di Vergnacco di Reana del Rojale, ora fanno bella
mostra di sé le opere in pietra di Gabriela Salinas dal Messico,
Antonio Felice La Montagna dal Fvg (Pasian di Prato), Maa
Paunovic' dalla Serbia, James Gannon dall'Irlanda, Aurora
Avvantaggiato dalla Puglia, Reinaldo Escalona dal Venezuela,
Alfredo Pecile dall'Argentina e Francesco Cadeddu dalla Sardegna.
A nome del Consiglio regionale, il suo presidente ha parlato in
termini di gratitudine verso gli artisti, ringraziandoli perché
rendono internazionale quel piccolo lembo di Friuli che è il
territorio di Reana del Rojale e lo fanno conoscere nel mondo. Si
tratta di una ricchezza non materiale ma fatta di affinità
culturali e spirituali, testimonianza del senso vero di cosa
significhi essere comunità, che non è solo il luogo dove si nasce
ma l'individuazione di valori comuni quali condivisione, qualità
e salvaguardia dell'ambiente, culto della propria storia. La
Regione Fvg guarda a questo modello - è stato sottolineato -
perché è vincente e perché sono questi gli esempi che servono,
quelli che mostrano non con le parole ma con i fatti l'importanza
della convivenza civile.
I complimenti delle autorità locali intervenute sono quindi
andate al circolo Il Faro per essere riuscito comunque,
nonostante i tanti limiti a cui la pandemia sta costringendo ogni
iniziativa, a radunare gli artisti e garantire un'edizione di
alto livello, guardando già alla prossima, che segnerà il mezzo
secolo e che tutti si augurano possa svolgersi come di consueto a
giugno e senza restrizioni, ma con ancora tanto entusiasmo. "Le
prospettive per crescere ancora ci sono", ha garantito il
presidente de Il Faro, Roberto Cossettini, anticipando la notizia
di un prossimo gemellaggio con la Slovenia.
Come ogni anno, le opere resteranno esposte a Vergnacco per
alcuni mesi, a disposizione del pubblico che potrà, così,
continuare ad ammirare e apprezzare il messaggio che ciascuno
degli artisti ha voluto imprimere per sempre nella pietra.
ACON/RCM