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Salute: Giunta in III Comm, dirittura d'arrivo per nuovi assetti Ssr

21.09.2021
19:13
(ACON) Trieste, 21 set - Una linea operativa già ben definita a livello regionale, benché ancora suscettibile di ulteriori modifiche, eventualmente determinate dai criteri di attribuzione e destinazione delle risorse previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dall'approvazione in itinere della revisione del Piano nazionale di Salute e dalla revisione del Dm 70/2015 (decreto Balduzzi).

La proposta di deliberazione contenente le linee guida per i futuri assetti del Ssr del Friuli Venezia Giulia, pronta per essere approvata dalla Giunta regionale, anticipa inoltre le successive proposte e gli atti aziendali che, a partire dalla prossima settimana, le Aziende sanitarie saranno in grado di esprimere. Andrà così a completarsi un percorso svolto in totale condivisione con le Aziende stesse e anche con il sistema universitario, con il quale sono in via di perfezionamento i protocolli.

Lo ha reso noto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute nel corso dei lavori della III Commissione consiliare riunita a Trieste nell'aula consiliare, nel contesto di un'articolata informativa che lo ha visto protagonista in merito alla proposta di delibera giuntale riguardante la "Definizione di attività, funzioni e modelli organizzativi che gli enti che compongono il Servizio sanitario regionale devono assicurare nella definizione delle proposte di atto aziendale, nonché previsione della distribuzione e collocazione organizzativa sul territorio per l'erogazione dei servizi programmati".

I temi di fondo, a livello nazionale, rimangono comunque lo spostamento del baricentro del sistema ospedaliero e del sistema territoriale, il capitale umano (formazione, scuole di specialità, università e criteri per l'accesso alla professione) e l'adeguamento tecnologico (telemedicina) per avere a disposizione un patrimonio di dati che consenta di agire in maniera più efficiente, fornendo risposte di prossimità soprattutto nelle aree meno popolate.

Il rappresentante della Giunta ha anche ricordato che, proprio nel corso della mattinata, la Commissione Salute ha approvato all'unanimità un documento che verrà presto trasmesso alle Regioni con alcuni spunti sui caposaldi per la revisione del sistema. Si è riunita anche la Commissione Salute delle Regioni e, subito dopo, gli assessori regionali sono stati auditi dalla Commissione Salute del Senato su alcuni concetti espressi con condivisione unanime, al di là delle appartenenze politiche, verso un percorso di spostamento dell'assetto organizzativo. Tutte le Regioni sostengono infatti che non è sufficiente aumentare le risorse per il funzionamento del Servizio sanitario nazionale, se non vengono ritoccate le soglie.

I primi 4 titoli del documento fanno seguito alle disposizioni stabilite dall'Agenzia nazionale per i servizi Sanitari (Agenas) che definiscono obiettivi, strutture e standard per definire le centrali operative territoriali. Ecco quindi profilarsi la Casa della comunità (gruppi di lavoro integrati composti da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, assistenti sociali e altri professionisti) che in Fvg vengono divise in strutture hub (21: 9 Asufc, 6 Asugi e Asfo) e spoke (31: 16 Asufc, 10 Asfo e 5 Asugi), gli Ospedali delle comunità (via di mezzo tra un ospedale vero e proprio e la Casa di comunità, caratterizzato da un numero di posti letto tra i 15 e i 20, gestito da personale infermieristico per 482 posti complessivi: 210 Asufc, 148 Asugi e 124 Asfo) e le degenze post acuti con i posti letto (già esistenti in Fvg). Tra le altre novità, anche la Centrale operativa territoriale (Cot): una ogni 100mila abitanti per 12 complessive (5 Asufc, 4 Asugi e 3 Asfo). ACON/DB-fc



La III Commissione consiliare permanente durante i lavori d'aula
La III Commissione impegnata nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste