Fvg-Ue: presidenza Cr promuove Stati generali gioventù responsabile
(ACON) Trieste, 22 set - Una sorta di Stato generale della
gioventù responsabile, un coordinamento in grado di raccogliere
le istanze e i suggerimenti messi a disposizione dagli
amministratori pubblici under 40 del Friuli Venezia Giulia per
poi, dimostrando la capacità di fare rete, portare i risultati
fino al Comitato delle Regioni (CdR) dell'Unione europea e da
qui, attraverso il suo presidente, fino ai vertici dell'Ue.
Parte dal Consiglio regionale Fvg, attraverso il suo presidente,
una nuova visione per costruire concretamente la nuova Europa che
potrà avere un futuro solo se in grado di interpretare esigenze e
desideri dei cittadini.
Un punto di partenza, dunque, che prende spunto anche dalla
consapevolezza che "la risposta ai numerosi problemi e alle
molteplici sfide attuali - ha sottolineato più volte Apostolos
Tzitzikostas, presidente del CdR - non è certamente meno Europa
ma, bensì, 'più Europa'. Sia per fermare gli euroscettici, sia
per dare le corrette risposte a chi si oggi sente escluso".
Sono questi, condensando i contenuti di un appuntamento che ha
saputo unire solennità e qualità, gli elementi più significativi
scaturiti nel corso del convegno "Dare forma alla casa della
democrazia europea", ospitato nell'aula consiliare di piazza
Oberdan a Trieste ed espressamente dedicato ai giovani
amministratori pubblici dei Comuni Fvg. Il dialogo prevedeva
infatti il coinvolgimento dei rappresentanti eletti a livello
locale nella costruzione della casa comune europea e il
contributo di una rete stabile per colmare il gap tra le
istituzioni dell'Ue e i cittadini europei.
Reduce dall'incontro con l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea
legislativa Fvg e del press opportunity con gli esponenti
dell'informazione, il presidente Tzitzikostas, quale massimo
esponente dell'organo consultivo Ue che rappresenta i territori,
ha assicurato il suo impegno per costruire una nuova Europa "che
sia l'Europa delle città e delle regioni. Va sviluppato il
concetto di Casa della democrazia europea con fondamenta solide e
mura forti (gli Stati membri) e un tetto protettivo (l'Ue).
Tuttavia, bisogna consolidarla ulteriormente aumentando la
fiducia dei cittadini e andando verso di loro. C'è stato un
ritardo - ha spiegato - ma ora abbiamo un'occasione unica per
rinforzarne funzionamento e legittimità con l'aiuto di sindaci,
assessori e consiglieri, migliorando la comunicazione".
"Dopo pandemie e altre sfide come quella emigratoria - questo
l'auspicio espresso da quello che è anche governatore della
Regione della Macedonia Centrale - abbiamo bisogno di più e non
meno Europa che possa sostenere la cooperazione transfrontaliera
(e il Fvg sa bene come farlo) per una risposta ai problemi
comuni. Devono prevalere la solidarietà e il rispetto dei valori
e dei diritti attraverso le specificità regionali. È necessario
basarsi sul principio di sussidiarietà, rispettando le
specificità regionali con una regolamentazione migliore. La
Conferenza per il futuro dell'Europa potrà avere successo solo se
capace di andare oltre Bruxelles e le 27 capitali, ma penetrando
tra i cittadini e quanti percepiscono L'Europa sul territorio".
In precedenza, era stato il presidente del Cr Fvg a introdurre il
concetto della sussidiarietà e ad auspicare un'Europa come casa
comune che sappia riconoscere l'importanza delle realtà regionali
e locali, prendendo spunto dalle esperienze storicamente positive
già messe in atto in regione. Assi portanti dell'evoluzione per
il bene comune vanno ricercati nella riattivazione del cosiddetto
ascensore sociale, nel rilancio della manifattura locale e in
un'alleanza comune. Gli amministratori locali, in tal senso,
hanno il compito di operare per prevedere e governare il
cambiamento con un nuovo modello di sviluppo territoriale come
già avvenuto dopo il terremoto del 1976.
L'assessore regionale alle Finanze con delega anche alla
Programmazione europea, dal canto suo, ha puntato il dito sulla
necessità di premiare merito e competenza, evidenziando le
peculiarità di un territorio posto nel cuore dell'Europa, anche
se ai margini della penisola, e di una popolazione conosciuta in
tutto il mondo per capacità lavorativa. Una posizione strategica
favorita da direttrici viarie e un'area portuale molto
importante, ma forte anche da una pluralità di minoranze
linguistiche. Una tradizione di autonomia legislativa, anche a
carattere fiscale e tributario, da confermare assolutamente
attraverso misure chiare e adottate di concerto con i territori.
Il presidente del Cr del Veneto, capo delegazione italiana presso
il Cdr e coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, ha
invece evidenziato la sua stretta collaborazione con il collega
del Fvg, aggiungendo che se si vuole dare un futuro all'Europa,
bisogna farlo ora cambiando passo e riprendendo i principi
fondanti che vedevano le autonomie locali quale pilastro. È
necessaria, perciò, la voce di chi sente i problemi dei cittadini
e cerca di risolverli.
Particolarmente nutrita la schiera degli ospiti che hanno dato il
via agli interventi. Il presidente dell'Associazione italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa - Federazione
del Fvg (Aiccre Fvg) ha ricordato come la pandemia stia
obbligando istituzioni e cittadini a modificare il modo di
rapportarsi con un'Europa che sembra aver ritrovato il senso
della solidarietà. Un'occasione che va colta per rilanciare
l'idea di un'Europa più possibile legata i principi ispiratori,
dove ognuno deve fare la propria parte (a partire dai cittadini)
valorizzando le diversità culturali. Senza dimenticare il ruolo
fondamentale dei giovani e della scuola che, come dimostrato
nelle cinque edizioni della Summer School per amministratori U40,
devono acquisire conoscenze e strumenti operativi per rinnovarsi.
Anche il presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani -
sezione del Fvg (Anci Fvg), rappresentando 215 sindaci, ha
rimarcato la lunga storia locale di condivisione dei valori
europei. Il Fvg è diventato quasi il cuore dell'Europa e i Comuni
stessi, enti più vicini alla cittadinanza, hanno saputo scrivere
pagine importanti di collaborazione e integrazione con le realtà
vicine delle quali Go! 2025 costituisce un chiaro esempio. È
necessario investire sui giovani, affinché possano portare sempre
più in alto i valori dell'Ue traducendoli in progresso, sviluppo
e crescita nelle comunità.
La presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità
tra uomo e donna del Fvg (Crpo Fvg) ha richiamato l'attenzione
sulla necessità di pervenire a una piena parità di genere,
giacché rimangono ancora profonde disuguaglianze tra uomini e
donne. È perciò necessario intervenire in modo massiccio con un
grande investimento culturale, giacché le donne sono poco
rappresentante nelle posizioni direttive e anche a livello
elettorale.
In sede di discussione sono intervenuti alcuni rappresentanti
degli enti locali (sindaci, assessori e consiglieri locali) che
hanno auspicato che la Conferenza per il futuro dell'Europa non
diventi un mero libro dei sogni. Tra le domande rivolte a
Tzitzikostas quelle sulla modalità per evitare il senso di
sfiducia e garantire un maggior ruolo alle autonomie locali,
riducendo la distanza tra istituzioni e cittadini. Prezioso anche
il ruolo delle minoranze linguistiche e quello di una
preparazione specifica quanto approfondita per i giovani
amministratori che chiedono di essere protagonisti, magari anche
attraverso una quota di seggi riservata.
ACON/DB-fc