Fvg-Ue: ok Civex a semplificazione leggi proposta da Presidenza Cr
(ACON) Trieste, 28 set - Migliorare la qualità delle leggi darà
una spinta in più alla ripartenza post-pandemia. Ma per farlo
bisogna costruire norme più semplici riducendone i costi inutili,
esaltando il principio di sussidiarietà, rafforzando
l'affidabilità dei contributi tecnico-scientifici di partenza e
armonizzando la legislazione dei diversi livelli istituzionali.
Con un monitoraggio costante e attento degli effetti delle
normative europee a livello regionale e locale.
Sono questi, in estrema sintesi, i contenuti del Parere elaborato
dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
in qualità di componente della commissione Civex al Comitato
europeo delle Regioni (in sigla CdR). Un testo che è stato
approvato oggi a larghissima maggioranza - 57 voti favorevoli e
solo 4 contrari - dalla commissione, riunita in presenza a
Bruxelles.
Il voto odierno ha coronato un lungo e accurato lavoro
preparatorio a livello italiano ed europeo, come ha ricordato la
presidenza della Commissione Civex nel corso della seduta prima
di dare la parola al presidente dell'Aula Fvg, che ha esposto i
contenuti del testo. Una volta approvato dall'assemblea plenaria
del Comitato delle Regioni, questo parere diventerà in sostanza
una linea-guida, una raccomandazione rivolta a tutti gli Stati e
le Regioni dell'Unione Europea.
Uno degli strumenti per ripartire - ha sottolineato il presidente
del Cr Fvg - è proprio la qualità delle norme, la loro semplicità
e applicabilità, e su questo è auspicabile una sintonia che
coinvolga non solo gli Stati dell'Ue ma anche le autorità locali
e regionali, per arrivare a una omogeneità della produzione
legislativa, con un approccio dal basso verso l'alto.
Bisogna. in altre parole. recuperare quella chiarezza e
trasparenza che caratterizzavano le leggi scritte negli anni del
dopoguerra in Italia. E riflettere su una serie di normative che
negli ultimi anni sono state emanate a livello europeo e sono
state percepite come calate dall'alto, poco attente ai bisogni
concreti delle comunità locali, alimentando pulsioni sovraniste.
Fondamentale quindi ripartire da obiettivi strategici di
sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica e sociale,
per rispondere alle esigenze dei cittadini. E monitorare in modo
preciso gli effetti delle norme, con clausole valutative che
devono diventare patrimonio comune degli organismi istituzionali
europei.
Dopo gli interventi di alcuni commissari, in rappresentanza di
diverse formazioni politiche europee, sono stati esaminati gli
emendamenti al testo, molti dei quali condivisi dallo stesso
relatore. Il voto finale ha poi sancito un ampio consenso sul
testo elaborato in Friuli Venezia Giulia.
ACON/FA-fc