Religione: Bordin (Lega), no a radicalizzazione laicità dello Stato
(ACON) Trieste, 6 ott - "La mozione approvata dall'Aula impegna
la Giunta regionale ad attivarsi nella sensibilizzazione
dell'Ufficio scolastico regionale e dell'opinione pubblica
affinché il principio di laicità dello Stato non venga
interpretato rigidamente con il risultato di impedire lo
svolgimento di benedizioni o preghiere in occasioni di
inaugurazioni, eliminare simboli cristiani in luoghi ed edifici
pubblici o contrastare lo svolgimento in ambiente scolastico di
tradizioni, riti e momenti di preghiera per festività cristiane".
Queste le parole del capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, Mauro Bordin, primo firmatario della mozione sul
riconoscimento della compatibilità con il principio di laicità
dello Stato di preghiere, benedizioni, simboli e tradizioni
legati alla cristianità quali espressioni delle radici cristiane
del nostro Paese.
"Con questa mozione - aggiunge Bordin nella sua nota - non si
vuole imporre alcunché, ma semplicemente riconoscere che
espressioni e manifestazioni tradizionali del credo religioso
maggioritario nel nostro Paese non possono e non devono offendere
nessuno".
"Il rispetto per tutti i credi - continua - è assolutamente
compatibile con l'attenzione rivolta alle nostre origini, radici
e tradizioni che rappresentano ciò che siamo e che saremo. Alle
più giovani generazioni va spiegato che la conoscenza è un
patrimonio importantissimo, oltreché un arricchimento
fondamentale per la pacifica convivenza".
"Con rammarico - conclude Bordin - ho preso atto della non
partecipazione al voto da parte di alcuni Gruppi di Opposizione,
poiché la mia mozione era mossa dalla semplice volontà di ricerca
del buonsenso ed equilibrio fra laicità dello Stato, tutela delle
nostre radici cristiane e difesa della nostra identità".
ACON/COM/rcm