Salute: Zalukar (Misto), su liste attesa manca dialogo tra istituzioni
(ACON) Trieste, 7 ott - In una nota, il consigliere regionale
del Gruppo Misto, Walter Zalukar, torna sul tema delle liste di
attesa, lamentando una serie di cortocircuiti nelle comunicazioni
tra assessorato, commissione e Consiglio.
"Il problema delle lunghe liste di attesa è reale - è la premessa
di Zalukar - e non solo una percezione del cittadino e pertanto
me ne sono occupato subito dopo esser entrato in Consiglio
Regionale tanto che la mia prima interrogazione il 23 gennaio
2020 fu proprio su questo tema".
"Chiesi - prosegue il consigliere - di poter avere le relazioni
annuali sulle liste di attesa, dovute entro il mese di febbraio
di ogni anno secondo quanto prescritto dalla LR n. 7/09. Non
ricevendo mai una risposta soddisfacente, ho fatto diverse altre
interrogazioni sollecitando ripetutamente la presentazione delle
relazioni e dei monitoraggi, per poter valutare l'operato della
Giunta su un argomento che è paradigmatico del funzionamento di
un sistema sanitario e che ha grande rilevanza per la salute dei
cittadini".
"L'assessore - è l'opinione di Zalukar - ha sempre rinviato la
presentazione dei documenti accampando le scuse più diverse: il
Covid, il fatto che li avesse già presentati non si sa dove,
l'aumento dei finanziamenti ecc. Insoddisfatto delle risposte ho
insistito fino all'ultima interrogazione del 29 settembre '21:
l'assessore mi risponde che la documentazione da me richiesta è
stata inviata al Consiglio il 27 aprile con tanto di lettera
protocollata. Sul momento, prendo atto di ciò, ma qualcosa non mi
torna, perché i consiglieri della Commissione salute non hanno
ricevuto alcunché. Dopo una ventina di minuti viene svelato il
pasticcio, perché di un pasticcio si tratta. Ai consiglieri della
Commissione salute giunge una mail di scuse del presidente Moras,
nella quale spiega che questa mail dell'assessorato è giunta alla
sua segreteria personale la cui titolare è in maternità e la
sostituta non ha provveduto ad evidenziare l'importante
comunicazione".
"Non si può però liquidare - è l'opinione del consigliere - come
un semplice disguido un fatto che invece va bollato come incuria
istituzionale, e le segretarie del presidente di Commissione non
c'entrano. Infatti l'assessorato avrebbe dovuto indirizzare la
mail alla segreteria della Commissione salute e altresì a quella
della Commissione legislazione e controllo del Consiglio e non ad
una segreteria personale. In secondo luogo l'assessore avrebbe
ben dovuto allertare il presidente di Commissione dell'invio di
un documento di questa importanza tecnica e politica (l'ha
fatto?). In terzo luogo non è pensabile che passino più di cinque
mesi senza che l'assessore e il presidente di commissione
(rispettivamente la prima a e la seconda carica istituzionale
della sanità) si confrontino su un argomento così rilevante,
confronto dal quale sarebbe ben emerso l'inghippo".
"L'assenza di dialogo tra istituzioni e nelle istituzioni -
conclude Zalukar - non è un buon segno, ma è indicativo di un
modo di procedere alquanto autoritario e dirigistico al quale
l'assessore alla Salute ha abituato molti, ma non certo il
sottoscritto. Fatti questi rilievi di forma non poco importanti,
mi premurerò di studiare le relazioni sulle liste di attesa per
poter entrare nel merito nelle sedi istituzionali".
ACON/COM/fa