Salute: Conficoni (Pd), chiusure Rsa Pn e Sacile crea gravi disagi
(ACON) Trieste, 7 ott - "Le chiusure delle Rsa di Pordenone e
Sacile sono l'ennesima tegola sulla sanità del Friuli
Occidentale. Nonostante le proteste dei sindacati e dei comitati,
preoccupati per le sorti di cittadini e lavoratori, dalla Giunta
regionale sono arrivate solo vaghe rassicurazioni prive di
riscontro concreto".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), componente della III commissione, che attraverso
un'interrogazione porta in Consiglio le problematiche relative
alle chiusure delle Rsa di Pordenone e Sacile per sollecitarne la
riapertura.
"Dopo l'interruzione del servizio dovuta ai lavori di
ristrutturazione dell'immobile in cui è ospitata, la Rsa di
Pordenone non ha riaperto, nonostante le promesse che ciò sarebbe
avvenuto a ottobre" ricorda Conficoni.
"Nel frattempo - insiste - anche la struttura di Sacile, già
riconvertita in reparto covid lo scorso anno, ha nuovamente
chiuso, compromettendo ancora una volta un servizio fondamentale,
con ulteriori ripercussioni negative non solo sui cittadini
utenti e le loro famiglie ma anche sui lavoratori".
"Questa situazione - evidenzia Conficoni - si aggiunge alla
generale trascuratezza che la Giunta Fedriga sta di fatto
dimostrando da anni sulla sanità del Friuli Occidentale: dal
commissariamento dell'Asfo, che ha rallentato fino a bloccare per
un anno i concorsi per reclutare i numerosi primari mancanti, al
taglio lineare della spesa per il personale sanitario, passando
per diversi reparti dell'ospedale di Pordenone andati in
sofferenza, fino allo scandalo di oltre nove milioni di euro
utile maturato dall'Azienda lo scorso anno che attesta quanto si
è stati attenti più a fare cassa che ad erogare servizi e
procedere con le assunzioni".
"È quindi necessario - conclude - un piano di rilancio che non
consideri solo strutture e tecnologie ma investa anche nelle
risorse umane".
ACON/COM/fc