Riserve naturali: ddl 144 e proposta Santoro illustrati in IV Comm
(ACON) Trieste, 11 ott - La salvaguardia delle aree naturali
protette e della tutela della biodiversità del territorio
regionale attraverso un quadro normativo coerente e organico e un
uso eco-sostenibile delle loro risorse: questo l'obiettivo del
disegno di legge 144 che intende modificare la legge regionale
42/1996 in materia di parchi e riserve naturali e che l'assessore
Fvg di riferimento, Stefano Zannier, ha illustrato alla IV
Commissione consiliare riunita da Mara Piccin (FI) in
videoconferenza. Più ristretta all'istituzione della riserva
naturale della Val d'Arzino, la proposta di Mariagrazia Santoro a
nome del Pd, collegata alla trattazione del provvedimento
giuntale.
"Il disegno di legge in esame non favorisce o incentiva
l'attività turistica perché non è una legge sul turismo, ma
semplicemente crea gli strumenti affinché gli enti gestori stessi
decidano quanto e come impegnarsi su tale materia", ha
evidenziato l'assessore.
L'assetto della realtà regionale, a più di vent'anni dall'entrata
in vigore della legge istitutiva, registra la presenza di due
parchi regionali naturali (quello delle Dolomiti Friulane e
quello delle Prealpi Giulie), tredici riserve naturali regionali
e trentasette biotopi, si è poi appreso dal servizio regionale
Biodiversità.
La modifica della disciplina regionale opera in coerenza con il
sistema di tutela delle aree protette definite dalla legge quadro
nazionale e si coordina con la direttiva 92/43/Cee Habitat e la
direttiva 79/409/Cee Uccelli. Tra i suoi tratti salienti c'è
l'inserimento, all'interno della Lr 42/1996, della rete ecologica
europea denominata Natura 2000, un sistema coordinato di aree
destinate alla conservazione della biodiversità che costituisce
una rete ecologica formata da nodi, ovvero le zone speciali di
conservazione (Zsc) e le zone di protezione speciale (Zps).
Attualmente, rete Natura 2000 è disciplinata dalla Lr 7/2008. La
Regione ha costituito una propria rete composta da 61 Zsc e 9
Zps, a cui si sono aggiunti 3 siti marini della regione
biogeografica continentale. Nel 2016, sono stati proposti due
ulteriori siti in risposta a specifiche richieste di tutela
giunte dal ministero. La rete interessa circa il 19% del
complessivo territorio regionale.
Con il ddl 144 si rende definitiva l'attribuzione della
competenza regionale relativamente alle aree della rete Natura
2000, attribuendone la gestione a parchi e alle riserve naturali
secondo una precisa distinzione esplicitata nel provvedimento.
Inoltre, si favorisce l'attività di matrice turistico-ambientale
conservativa ed è indicato lo sviluppo del turismo come possibile
contenuto del piano del parco, per un compromesso tra difesa
della natura e valorizzazione economica. E si esalta l'importanza
del marchio di qualità, che diventa segno distintivo assegnato
nel momento in cui sono soddisfatti certi requisiti, come la
garanzia del rispetto dell'ambiente e della biodiversità.
Non da meno si attuano delle semplificazioni normative, come
quella relativa all'istituzione di parchi comunali e
intercomunali con la previsione della concentrazione in un unico
procedimento integrato dell'attività pianificatoria e ambientale
della Regione.
Da ultimo sono previsti contributi incentivanti, con misure
attivate per lo più tramite bando. "Si tratta di finanziamenti
annuali, non una tantum e, rispetto a oggi, non sono un
contributo ma, appunto, un vero finanziamento e come tale andrà
rendicontato" ha sottolineato Zannier, sollecitato dalla
consigliera Santoro con domande che hanno riguardato anche
specifiche sui parchi comunali e intercomunali e relative
varianti urbanistiche, oltre che sullo sviluppo turistico delle
aree a parco.
Furio Honsell (Open Fvg) si è interessato dell'area del Carso e
delle rispettive proprietà collettive, mentre ha avuto certezza
che il nuovo ddl non tratta dei prati stabili. Ilaria Dal Zovo
(M5S) ha puntato sul concetto di turismo sostenibile e fruibile,
sulla possibilità di coinvolgere un maggiore numero di
associazioni ambientaliste e sulle funzioni assegnate al Corpo
forestale regionale. Massimo Moretuzzo (Patto), invece,
gradirebbe la possibilità di prevedere forme più snelle per gli
enti parco, senza gli appesantimenti degli enti pubblici.
Quanto alla proposta a prima firma Santoro sull'istituzione della
riserva naturale della Val d'Arzino, la consigliera ha motivato
tale richiesta facendo presente che diventerebbe un'area
protetta, con un ente gestore individuato e che darebbe
protagonismo ai Comuni il cui territorio ricade in quell'area
grazie a finanziamenti per progetti volti a una sua tutela
dinamica. "Il soggetto più adatto che può tener conto della
complessità della valle riteniamo sia la riserva naturale", ha
ribadito.
La presidente Piccin ha quindi dato appuntamento alla Commissione
per mercoledì prossimo, 13 ottobre, in occasione delle audizioni
già in calendario con i maggiori portatori di interesse, mentre
l'esame dei due testi avverrà e fine mese.
ACON/RCM-fc