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Riserve naturali: ddl 144 e proposta Santoro illustrati in IV Comm

11.10.2021
17:32
(ACON) Trieste, 11 ott - La salvaguardia delle aree naturali protette e della tutela della biodiversità del territorio regionale attraverso un quadro normativo coerente e organico e un uso eco-sostenibile delle loro risorse: questo l'obiettivo del disegno di legge 144 che intende modificare la legge regionale 42/1996 in materia di parchi e riserve naturali e che l'assessore Fvg di riferimento, Stefano Zannier, ha illustrato alla IV Commissione consiliare riunita da Mara Piccin (FI) in videoconferenza. Più ristretta all'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino, la proposta di Mariagrazia Santoro a nome del Pd, collegata alla trattazione del provvedimento giuntale.

"Il disegno di legge in esame non favorisce o incentiva l'attività turistica perché non è una legge sul turismo, ma semplicemente crea gli strumenti affinché gli enti gestori stessi decidano quanto e come impegnarsi su tale materia", ha evidenziato l'assessore.

L'assetto della realtà regionale, a più di vent'anni dall'entrata in vigore della legge istitutiva, registra la presenza di due parchi regionali naturali (quello delle Dolomiti Friulane e quello delle Prealpi Giulie), tredici riserve naturali regionali e trentasette biotopi, si è poi appreso dal servizio regionale Biodiversità.

La modifica della disciplina regionale opera in coerenza con il sistema di tutela delle aree protette definite dalla legge quadro nazionale e si coordina con la direttiva 92/43/Cee Habitat e la direttiva 79/409/Cee Uccelli. Tra i suoi tratti salienti c'è l'inserimento, all'interno della Lr 42/1996, della rete ecologica europea denominata Natura 2000, un sistema coordinato di aree destinate alla conservazione della biodiversità che costituisce una rete ecologica formata da nodi, ovvero le zone speciali di conservazione (Zsc) e le zone di protezione speciale (Zps).

Attualmente, rete Natura 2000 è disciplinata dalla Lr 7/2008. La Regione ha costituito una propria rete composta da 61 Zsc e 9 Zps, a cui si sono aggiunti 3 siti marini della regione biogeografica continentale. Nel 2016, sono stati proposti due ulteriori siti in risposta a specifiche richieste di tutela giunte dal ministero. La rete interessa circa il 19% del complessivo territorio regionale.

Con il ddl 144 si rende definitiva l'attribuzione della competenza regionale relativamente alle aree della rete Natura 2000, attribuendone la gestione a parchi e alle riserve naturali secondo una precisa distinzione esplicitata nel provvedimento. Inoltre, si favorisce l'attività di matrice turistico-ambientale conservativa ed è indicato lo sviluppo del turismo come possibile contenuto del piano del parco, per un compromesso tra difesa della natura e valorizzazione economica. E si esalta l'importanza del marchio di qualità, che diventa segno distintivo assegnato nel momento in cui sono soddisfatti certi requisiti, come la garanzia del rispetto dell'ambiente e della biodiversità.

Non da meno si attuano delle semplificazioni normative, come quella relativa all'istituzione di parchi comunali e intercomunali con la previsione della concentrazione in un unico procedimento integrato dell'attività pianificatoria e ambientale della Regione.

Da ultimo sono previsti contributi incentivanti, con misure attivate per lo più tramite bando. "Si tratta di finanziamenti annuali, non una tantum e, rispetto a oggi, non sono un contributo ma, appunto, un vero finanziamento e come tale andrà rendicontato" ha sottolineato Zannier, sollecitato dalla consigliera Santoro con domande che hanno riguardato anche specifiche sui parchi comunali e intercomunali e relative varianti urbanistiche, oltre che sullo sviluppo turistico delle aree a parco.

Furio Honsell (Open Fvg) si è interessato dell'area del Carso e delle rispettive proprietà collettive, mentre ha avuto certezza che il nuovo ddl non tratta dei prati stabili. Ilaria Dal Zovo (M5S) ha puntato sul concetto di turismo sostenibile e fruibile, sulla possibilità di coinvolgere un maggiore numero di associazioni ambientaliste e sulle funzioni assegnate al Corpo forestale regionale. Massimo Moretuzzo (Patto), invece, gradirebbe la possibilità di prevedere forme più snelle per gli enti parco, senza gli appesantimenti degli enti pubblici.

Quanto alla proposta a prima firma Santoro sull'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino, la consigliera ha motivato tale richiesta facendo presente che diventerebbe un'area protetta, con un ente gestore individuato e che darebbe protagonismo ai Comuni il cui territorio ricade in quell'area grazie a finanziamenti per progetti volti a una sua tutela dinamica. "Il soggetto più adatto che può tener conto della complessità della valle riteniamo sia la riserva naturale", ha ribadito.

La presidente Piccin ha quindi dato appuntamento alla Commissione per mercoledì prossimo, 13 ottobre, in occasione delle audizioni già in calendario con i maggiori portatori di interesse, mentre l'esame dei due testi avverrà e fine mese. ACON/RCM-fc



Mariagrazia Santoro con Enzo Marsilio (Pd)
Mara Piccin (FI)