GREEN PASS. AUDIZIONI IN CR: OK A DIALOGO, IMPEGNO ATTIVO DELL'AULA
Zanin: difficoltà di applicazione decreto, serve buon senso
(ACON) Trieste, 14 ott - La manifestazione no green pass in
programma domani a Trieste si farà ma i lavoratori dello scalo
portuale giuliano aprono al dialogo chiedendo di rinviare di
15-20 giorni l'introduzione dell'obbligatorietà. Il fine,
infatti, sarebbe quello di consentire a tutti i soggetti
coinvolti di organizzarsi al meglio a fronte di un decreto che, è
stato da più parti affermato, non trova allo stato attuale una
facile applicabilità anche a causa delle difficoltà di operare
tamponature di massa. Nel frattempo, il Consiglio regionale si
farà parte attiva per favorire la mediazione, ben intesa la
salvaguardia prioritaria della salute pubblica.
È quanto emerso dall'audizione, convocata d'urgenza nell'aula di
piazza Oberdan a Trieste, nell'ambito della conferenza dei
Capigruppo, dal presidente dell'Assemblea Fvg, Piero Mauro Zanin,
su richiesta di Diego Moretti (Pd), nel corso della quale sono
intervenuti tutti i soggetti chiamati (Associazioni spedizionieri
e agenti marittimi, Comitato coordinamento utenti e operatori
portuali e sindacati) ad eccezione del presidente dell'Autorità
di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, Zeno
D'Agostino, che aveva comunicato la sua indisponibilità.
L'ascolto delle parti in causa prima dell'annunciato blocco delle
attività nel porto di Trieste ha, secondo Zanin, "messo in luce
maggiore chiarezza delle rispettive posizioni e garantito una
comune assunzione di responsabilità in un momento molto
complicato".
Tra i sindacati, confermate visioni e strategie diverse: dalla
necessità di un obbligo vaccinale evitando comunque
contrapposizioni sociali (Ugl) alla rassicurazione che, in
presenza di tamponi gratuiti, non sussistono le condizioni per
scioperare (Cgil), per arrivare alla richiesta di rinvio
dell'obbligo di un paio di settimane (Clpt) e a quella di
rimozione assoluta del green pass (Usb).
"C'è stato un confronto franco - ha commentato Zanin al termine -
in vista di una manifestazione che dobbiamo ancora capire quali
conseguenze produrrà. Appare evidente a tutti la difficoltà di
applicazione in termini tecnici del decreto green pass in quanto,
tra l'altro, le agende delle strutture abilitate sono tutte
piene. Problematiche concrete che, abbiamo appreso, coinvolgono
anche il settore del trasporto locale e, in generale, di quello
su gomma".
La Cisl trasporti, infatti, ha preannunciato l'assenza dal lavoro
di 90-110 autisti della Trieste Trasporti in pieno piano
rafforzamento tratte a beneficio delle scuole, così come la Cgil
ha segnalato le tante interferenze applicative che il settore
della logistica subisce rispetto ai limiti imposti dal green pass.
Preoccupazione affatto celata anche tra le parti datoriali: grido
d'allarme dall'associazione spedizionieri che lamenta come siano
stati dimenticati i trasportatori non comunitari tanto che è
quasi impossibile trovare camion disposti a dirigersi in Italia.
Pronti a garantire i tamponi gratuiti (coordinamento utenti e
operatori portuali) per evitare gravi ripercussioni propria ora
che il mercato si fidava di Trieste. Serve arginare la fuga verso
altri lidi quali Capodistria e Fiume, arrecando danni che
potrebbero ripercuotersi per anni sul territorio (associazione
agenti marittimi).
"Il Consiglio - ha concluso il presidente Zanin, anticipando una
nuova riunione dei Capigruppo per lunedì prossimo, 18 ottobre -
si impegna in un'ottica di buon senso nella ricerca del dialogo.
L'invito ai portuali è quello di non prolungare una protesta che
rischia di irrigidire posizioni contrapposte, creando effetti a
catena che potrebbero mettere a grave rischio la stabilità della
nostra economia e, di conseguenza, la vita dell'intera comunità
locale, regionale e nazionale".
ACON/FC