REGENI. HONSELL (OPEN): INDIGNA LO STOP AL PROCESSO, VICINI A FAMIGLIA
(ACON) Trieste, 15 ott - "Bertolt Brecht un tempo scriveva: "C'è
ben un giudice a Berlino", per dire che anche un umile mugnaio
poteva veder riconosciuti i suoi diritti alla Giustizia persino
nei confronti dell'Imperatore. Sarà stato così. Quel che è
purtroppo certo è che tale giudice a Roma ancora non c'è!".
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Open Sinistra
Fvg, Furio Honsell. "È scandaloso e profondamente ingiusto -
prosegue Honsell - che il processo contro mandanti ed esecutori
di uno dei più efferati crimini contro i diritti umani, la
tortura e l'omicidio di Giulio Regeni, non si sia nemmeno aperto
e sia stato rimandato al Giudice per le indagini preliminari".
"Ha vinto così la volontà di un regime che viola i diritti umani
di sabotare il momento di assunzione di responsabilità.
Penso che oltre a manifestare tutta la vicinanza e la solidarietà
alla famiglia Regeni, chiunque abbia a cuore i diritti umani
debba esprimere l'indignazione e pretendere che la Giustizia
italiana non si deresponsabilizzi".
"Proprio la deresponsabilizzazione - conclude Honsell - è il
crimine che ha portato nel secolo scorso e ancora oggi nel mondo
alle tragedie più tremende. Pretendiamo un giudice a Roma!".
ACON/COM/fa