FRIULANO. ZANIN A 98. FILOLOGICA: LINGUA FONDAMENTO DI AUTONOMIA
(ACON) Venzone, 17 ott - "La lingua parlata è fondamentale per
l'autonomia e l'autodeterminazione di un territorio e delle sue
comunità, non è solo una questione culturale".
Lo ha detto esprimendosi in friulano il presidente del Consiglio
regionale, Piero Maro Zanin, prendendo parte, nel duomo di
Venzone, al 98esimo congresso della Società filologica friulana,
dove monsignor Roberto Bertossi aveva anticipato l'evento
celebrando la santa messa "in lingua", il Complesso bandistico
venzonese diretto dal maestro Alberto Zamolo aveva suonato nel
sagrato le più note arie musicali friulane e il gruppo storico
Suonatori di tamburi medioevali aveva riempito la piazza con
suoni di un tempo.
Ai presenti, tra cui vi erano anche i consiglieri regionali
Mariagrazia Santoro e Massimo Moretuzzo, Zanin ha parlato di
identità che si perderebbe e di Regione autonoma che sarebbe come
tutte le altre se non tenesse salde le sue realtà linguistiche,
si tratti del friulano piuttosto che dello sloveno o del tedesco.
E ha reso noto l'impegno che il Consiglio regionale sta portando
avanti in questi giorni nel rinnovo della convenzione con la Rai,
a scadenza il prossimo 30 ottobre, per trasmissioni in friulano e
con la prospettiva di avere anche un telegiornale interamente in
lingua.
"Tutto parte dalle nostre radici - ha quindi rimarcato il
presidente - e allora mi chiedo perché, quando arriva la festa
cristiana di Ognissanti, noi festeggiamo Halloween mentre
permettiamo che nelle nostre scuole venga impedito di recitare la
preghiera del Padre nostro. La lingua è la base della nostra
coscienza, da dove partire per difendere la nostra storia e le
nostre tradizioni, e ne abbiamo bisogno per sentirci popolo".
Numerosi i saluti delle autorità, a cominciare dal padrone di
casa, il sindaco di Venzone, Amedeo Pascolo, che ha citato lo
storico sodalizio tra il Comune dell'Alto Friuli e la Filologica
che risale al 1971, quando curatore del numero unico "Venzon" fu
l'allora vicepresidente della società, Luigi Ciceri, di cui
ricorrono i 40 anni della morte e a lui è dedicato il nuovo
numero unico "Vençon".
A seguire Loris Basso, presidente dell'ente Friuli nel mondo, ha
sottolineato che vi sono più friulani sparsi nei 5 continenti che
nel Friuli stesso. Marcus Maurmair, presidente dell'Assemblea
della comunità linguistica friulana, ha detto che la lingua è il
primo collante di cui abbiamo bisogno. Eros Cisilino, presidente
dell'Agenzia regionale per la lingua friulana, ha evidenziato la
necessità di fare in modo che il Friuli sia sempre più unito.
La senatrice Tamara Rojic ha evidenziato la straordinaria
bellezza e l'importanza di un luogo come Venzone che vanno
preservare e, da rappresentante della minoranza slovena, si
riconosce anche nelle altre comunità che compongono il Friuli
Venezia Giulia. L'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, ha rimarcato che l'occasione di crescita che un popolo ha
dipende dal suo passato e dal suo saper fare sistema; è
importante che vi siano trasmissioni televisive in lingua, ma c'è
bisogno anche che questa sia utilizzata a casa, soprattutto con i
più piccoli. L'europarlamentare Elena Rizzi ha ringraziato coloro
che, negli anni, hanno lavorato portando avanti una coscienza
popolare di appartenenza a un'identità minoritaria tra cui quella
friulana.
Di due studiosi gli interventi dal sapore più storico: di Enos
Costantini "In laude dai Cogoçs", una "lode" piena di spunti
divertenti e storici sull'origine dei vari nomi con cui sono
chiamate le zucche in friulano, mentre a Gianfranco Ellero il
compito di ricordare Luigi Ciceri amico di Venzone, "Viji Ciceri
amì di Vençon".
Non da ultimo, la giornata ha visto le premiazioni della XX
edizione del premio dedicato ad Andreina e Luigi Ciceri (tutto
rosa il podio: prima Laila Del Fabbro, a seguire a pari merito
Teresa Vidoni, Irene Fabiani e Vanessa Deotto) e la presentazione
del numero unico Vençon, che il presidente della Società
filologica, Federico Vicario, ha donato in omaggio al sindaco
Pascolo. Vicario si è, poi, soffermato sui limiti che ha causato
la pandemia da Covid-19 nel poter portare avanti l'opera di
diffusione della Società, che è comunque riuscita nel suo scopo
attraverso eventi organizzati a distanza grazie a una capacità e
a una visione del saper andare avanti, oltre all'essersi
attrezzati con una adeguata piattaforma multimediale.
In chiusura, il passaggio simbolico del gonfalone della
Filologica da Venzone a Spilimbergo, il Comune che ospiterà
l'edizione 99 del congresso societario.
ACON/RCM