AGRICOLTURA SOCIALE. DA GIAU (PD): IDEE LODEVOLI, MA POCO INNOVATIVE
(ACON) Trieste, 19 ott - "Il tentativo di normare i servizi
educativi per la prima infanzia, nell'ambito delle aziende
agricole e nel contesto dell'agricoltura sociale è certamente
apprezzabile, sia nell'ottica della sostenibilità economica delle
imprese agricole, sia in vista di un opportuno ampliamento dei
servizi a disposizione delle famiglie. Spiace che, anziché
scegliere la via dell'approfondimento, si sia scelto di
intraprendere la strada della semplificazione del testo al punto
tale da rendere il provvedimento molto poco innovativo, quasi
superfluo".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Chiara Da Giau
(Pd) relatrice di minoranza del progetto di legge 64 "Promozione
di servizi educativi, didattici e aggregativi nel settore
dell'agricoltura sociale", discusso e votato oggi in Consiglio
regionale.
"Al presentatore della norma, Budai, riconosciamo la sensibilità
sui temi dell'agricoltura sociale e dei servizi educativi per
l'infanzia. Non siamo però di fronte a un intervento innovatore,
che avrebbe potuto introdurre nuove fattispecie di servizio
socio-educativo in ambito agricolo. Nonostante le audizioni in
commissione avessero evidenziato interesse per elementi
meritevoli di ulteriore analisi, non c'è stato questo ulteriore
sforzo di approfondimento", continua Da Giau.
"Il nostro auspicio, per esempio, era che si cogliesse
l'occasione per definire in modo più completo la materia degli
agrinidi o dei nidi nel bosco, consapevoli che sul territorio si
stanno muovendo progettualità in tal senso non solo da parte di
privati, ma anche di enti locali. Avremmo preferito che, entrando
nel campo dell'agricoltura sociale, si approfittasse per affinare
la legislazione regionale in materia affrontando alcune questioni
ancora irrisolte e che stanno creando difficoltà agli operatori,
in particolare alle cooperative".
"Siamo soddisfatti che il nostro approccio propositivo abbia
introdotto nel testo approvato alcune significative integrazioni
che forniscono garanzie rispetto alla qualità del servizio
educativo che dovesse svolgersi nelle aziende agricole
richiamando a requisiti e criteri previsti dalla normativa
nazionale in tema di professionalità coinvolte nel sistema
educativo integrato 0-6 - conclude Da Giau - Bene anche l'impegno
chiesto e ottenuto dalla Giunta attraverso un nostro ordine del
giorno perché si giunga in tempi brevi al regolamento previsto
dalla legge regionale sull'agricoltura sociale finora fortemente
in ritardo ma atteso dagli operatori del settore proprio per
chiarire requisiti e ambiti di applicazione della propria
attività".
ACON/COM/fa