SALUTE. ZALUKAR (MISTO): IL COVID CRESCE IN FVG E TS, SERVE STATEGIA
(ACON) Trieste, 20 ott - "Dopo aver appreso che il numero di
contagiati Covid a Trieste è il più alto d'Italia, ho inteso
presentare un'interrogazione urgente all'assessore alla Salute,
chiedendo spiegazioni e sollecitando contromisure adeguate. La
diagnosi del fenomeno operata dagli uffici regionali elenca
alcune tra le verosimili cause: bassa percentuale di vaccinati,
alto numero di anziani in case di riposo, alto numero di
vaccinati anziani la cui immunità è in calo e che necessitano
della terza dose, focolai scolastici".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), aggiungendo che "se la diagnosi è in parte
corretta, la cura (o meglio, le misure per arginare il fenomeno)
non sono sufficienti. Certo, su tutta l'organizzazione del
Servizio sanitario pesa la mancanza di personale e il colpevole
taglio operato dalle amministrazioni precedenti, ma qualcosa in
più si può fare".
"In primis - suggerisce Zalukar - operare uno sforzo
organizzativo per rendere attivo il Dipartimento di prevenzione 7
giorni su 7, così da non lasciare buchi nell'opera di testing con
tamponi e poter, quindi, avviare con tempestività il tracciamento
e l'isolamento dei casi. In secondo luogo, favorire i servizi
domiciliari di testing, così da non costringere un sospetto con
febbre a circolare col rischio di trasformarsi in ignaro untore.
In terzo luogo, se è vero che in ambito ospedaliero si
lavorerebbe con percorsi separati Covid-no Covid, è necessaria
un'azione di controllo e verifica degli stessi, perché molti
operatori segnalano che questa separazione si rinviene più sulla
carta che nella realtà".
"Non si dimentichi, inoltre, che le stanze di degenza da due e da
quattro letti, tutte con bagno promiscuo, di certo non aiutano a
fermare il contagio. In quarto luogo, va predisposta per tempo la
macchina organizzativa - prosegue la nota - deputata alla terza
dose. I primi a essere vaccinati sono stati i cittadini più
fragili e la loro immunizzazione è in calo: se non si dovesse
provvedere in tempo, c'è il concreto rischio di un aumento dei
casi più seri e una conseguente ripresa dei ricoveri. In quinto
luogo, permane il deficit di comunicazione più volte lamentato e,
in particolare a Trieste, i programmi relativi alla comunicazione
contenuti nel Piano pandemico 2020 sembrano tuttora incompleti".
"Come ho già avuto modo di segnalare al presidente Fedriga, la
comunicazione della campagna vaccinale - conclude Zalukar - va
indirizzata a informare quei cittadini dubbiosi non tanto per
ragioni ideologiche, ma per questioni inerenti il loro specifico
stato di salute. Un'informazione mirata a questi gruppi dovrebbe
garantire una maggiore e più consapevole adesione alla campagna
vaccinale".
ACON/COM/db