ASSESTAMENTO BIS. MINORANZA SU DDL 147: NO A COMMISSARIO DRAGAGGI
(ACON) Trieste, 21 ott - "Un'ulteriore tappa, seppur in tono
molto più contenuto a livello di cifre, di copiose misure di
assestamento di bilancio già discusse nella sessione d'aula
estiva e sarà seguita, secondo quanto già annunciato
dall'assessore competente, da un altro provvedimento di carattere
finanziario nel prossimo novembre. Non apprezziamo questo metodo
di lavoro che programma l'impiego delle risorse regionali
cercando di raggiungere obiettivi per approssimazioni successive".
Così ha esordito il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd),
in qualità di primo relatore di minoranza, nelle battute iniziali
dell'esame del disegno di legge 147 contenente le Misure
finanziarie intersettoriali (Assestamento Bis).
"Per quanto riguarda la previsione normativa che riguarda
l'istituzione della figura del commissario ai dragaggi - ha
proseguito l'esponente dem - ribadiamo la nostra contrarietà e,
quindi, constatiamo il fallimento della Giunta Fedriga sulla
problematica. Il commissario non avrà alcun potere straordinario.
Dopo l'approvazione di questa figura, servirà una convenzione tra
i due consorzi e, quindi, le linee guida su come il commissario
dovrà operare. Ulteriore burocrazia che allungherà ancora i tempi
con il risultato che pescatori, diportisti e operatori turistici
rimarranno ancora fermi".
"Un aspetto positivo - ha concluso Cosolini - è dato altresì
dall'emendamento presentato in I Commissione da parte
dell'assessore Scoccimarro sul tema della regolamentazione dei
parchi fotovoltaici a terra sui terreni agricoli. Ricordando la
nostra proposta di legge sul tema presentata nell'2021, ribadiamo
che è necessario e urgente rispondere alle preoccupazioni di
tanti territori in tempi brevi con una norma credibile".
Il relatore Cristian Sergo (M5S) ha invece sottolineato che "il
Ddl 147 potrebbe essere un intervento normativo normale, quasi di
ordinaria amministrazione, dato che si provvede a effettuare un
mero spostamento di risorse economiche non spese. Purtroppo,
però, al suo interno si trovano decisioni che di finanziario
hanno davvero poco. Una è quella che introduce la figura del
Commissario per i dragaggi nei porti regionali, figura cui
vengono attribuite una serie di funzioni che di straordinario
hanno poco o nulla. Dal nostro punto di vista, completamente
inutile".
"L'altro nodo su cui si è discusso maggiormente e che coinvolge,
anche in questo caso, la Bassa friulana - ha dettagliato il
rappresentante pentastellato - è sicuramente la misura che
dichiara inesigibili i crediti della Regione vantati nei
confronti del Consorzio per lo Sviluppo industriale della Zona
dell'Aussa Corno in liquidazione, iscritti nella contabilità
regionale. Un debito che ha raggiunto la ragguardevole somma di
90milioni di euro. Risulta evidente il danno enorme che è stato
causato per cui, però, non si individuerà mai alcun responsabile".
"L'ulteriore misura in materia di parchi fotovoltaici a terra -
ha precisato Sergo - costituisce una norma, ripetutamente
richiesta dal M5S, per fronteggiare quella che è sembrata essere
una vera corsa all'oro: i terreni agricoli delle nostre campagne,
soprattutto tra Udine e Palmanova".
"Per confermare la nostra attenzione allo sviluppo delle fonti
rinnovabili - ha chiuso la relazione il consigliere del M5S -
abbiamo voluto inserire in questo Ddl un importante emendamento,
approvato all'unanimità dalla I Commissione, che permetterà alla
finanziaria regionale Friulia di intervenire in operazioni di
lungo termine che abbiano a oggetto l'efficientamento energetico
e la produzione di energia da fonti rinnovabili".
L'esposizione delle relazioni minoranza si è conclusa con quella
di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che, dal canto suo, è
partito dalla considerazione secondo cui "siamo stati l'unico
Gruppo consiliare a votare espressamente contro questo Ddl in
sede di Commissione. Non riteniamo corretto che la maggior parte
dei quasi 90 milioni di soldi pubblici manovrati in questa
manovrina vengano impiegati senza un'adeguata riflessione e non
lascino traccia, se non su qualche documento
economico-finanziario. Ben altro - il suo commento - avrebbe
dovuto essere il piglio di chi guida questa Regione. Invece, a
fronte della maturazione di risorse inaspettate, nulla sembra
andare nella direzione del contrasto alle più gravi emergenze dei
nostri tempi".
"Sono arrivati fiumi di denaro che dovrebbero lasciare un segno
profondo, il cui uso dovrebbe rispondere a scelte strategiche
incisive e non a quelle di questo modestissimo Ddl. Ecco i
principali punti critici - questa la valutazione di Honsell - che
avrebbero meritato un'indagine più approfondita: la sanità, dove
vengono versati ulteriori 30 milioni alle aziende, ma non è
chiaro se saranno sufficienti a chiudere l'anno e perché ci siano
stati questi ulteriori disavanzi nei bilanci delle aziende; i 33
milioni per compensare crediti non esigibili, relativi alla
liquidazione del Consorzio Aussa Corno; le ulteriori milionate
versate come incentivi al consumo di combustibili fossili; la
curiosa gestione, tramite commissario, dei dragaggi nelle aree
più problematiche della nostra costa".
"Un elemento positivo è invece l'autorizzazione concessa al
Comune di Udine per poter utilizzare i risparmi sulla
ristrutturazione dello Stadio Friuli al rifacimento del manto
della pista di atletica dell'impianto Dal Dan. Difficilmente
potremo essere favorevoli a una manovrina che non avrà pressoché
alcun impatto".
ACON/DB-fc