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ASSESTAMENTO BIS. SERGO (M5S): AUSSA CORNO, SFUMATI 33 MLN DI CREDITI

21.10.2021
19:48
(ACON) Trieste, 21 ott - "La norma che dichiara inesigibili 33 milioni di euro di crediti, vantati dalla Regione nei confronti del Consorzio di sviluppo industriale della zona dell'Aussa Corno, mette nero su bianco il danno che, di fatto, priva le famiglie e le aziende del Friuli Venezia Giulia di risorse. Qualcuno dovrebbe assumersi le responsabilità, prima o poi".

Lo auspica in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo, intervenendo sul provvedimento contenuto nel disegno di legge dedicato alle Misure finanziarie intersettoriali.

"La recente relazione della direzione centrale Attività produttive in sede di Commissione ha sottolineato alcuni aspetti interessanti. Quando, nel 2015, è stata ipotizzata l'azione di responsabilità - continua l'esponente pentastellato - nei confronti del consiglio di amministrazione del Consorzio, proposta dall'allora commissario, questa fu negata dall'assemblea dei soci, nonostante pareri legali definiti dissonanti. C'erano, quindi, anche pareri che consideravano possibile l'azione, ma si decise di lasciare la valutazione sull'azione degli amministratori alla Corte dei Conti. Il giudice contabile nella primavera del 2018 giunse all'archiviazione, perché non c'erano elementi sufficienti. Pochi mesi dopo, il processo penale si concluse con una prescrizione". "Speriamo che la discussione in aula della norma sia servita una volta di più a far chiarezza sui 90 milioni di euro di debiti per un Consorzio che, difficilmente, aveva entrate annuali superiori al milione di euro. Ci sono state compravendite di terreni industriali - rimarca ancora Sergo - fino a 105 euro al metro quadro, con acquisizioni per 25 milioni di euro da cui, invece dei previsti 37 milioni, se ne sono ottenuti 7. Come nel caso dell'area ex Cogolo comprata nel giugno 2010".

"Destino anche peggiore - conclude la nota del M5S - per le aree ex Decof, dove si è partiti da una base per le trattive commerciali di 12 milioni per arrivare a una vendita per 1,1 milioni. Il tutto nonostante una perizia del maggio 2010 che indicava apertamente la forte contrazione della domanda per quei tipi di terreno. Oggi ci si trova a pagare queste scelte, purtroppo con i soldi dei contribuenti della nostra regione". ACON/COM/db



Cristian Sergo (M5S)