ASSESTAMENTO BIS. OK A MAGGIORANZA SU DRAGAGGI, FOTOVOLTAICO E AUSSA
(ACON) Trieste, 21 ott - Un commissario per i dragaggi a
Monfalcone, San Giorgio e Marano. Le prime norme che limitano la
realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra. La rinuncia
al credito di 33 milioni vantato dalla Regione nei confronti del
Consorzio Aussa Corno.
Sono queste le novità di maggior impatto all'interno della
manovra di Assestamento bis di ottobre, approvata stasera dal
Consiglio regionale - sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin -
con il sì compatto della Maggioranza, l'astensione del Pd, il
voto contrario di M5S, Cittadini, Patto per l'Autonomia e Open
Sinistra Fvg.
Lungo il confronto sulla vicenda Aussa Corno. "Questa è una norma
inutile e di facciata - ha protestato Sergio Bolzonello (Pd) -
perché non occorreva una misura specifica: la rinuncia a esigere
il credito, che è di per sé un'azione corretta, si poteva attuare
già con le leggi precedenti". "È vero - gli ha risposto
l'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini - ,
avremmo potuto deciderlo in Giunta, ma abbiamo voluto coinvolgere
il Consiglio su un passaggio strategico non solo per la Bassa
friulana, ma per l'intera regione".
Bolzonello ha anche voluto sottolineare la bontà delle scelte
operate dalla precedente Giunta: "Se non avessimo agito, oggi il
"buco" da coprire non sarebbe di 33, ma di 60-70 milioni". Il
capogruppo del M5S, Cristian Sergo, ha invece ricostruito i
passaggi giudiziari della vicenda.
Ancora più accesa la discussione sulla scelta di un commissario
per i dragaggi. Decisione contestata apertamente dal capogruppo
del Pd, Diego Moretti, e dai suoi colleghi Roberto Cosolini,
Mariagrazia Santoro ed Enzo Marsilio. "Il problema non si risolve
con il superuomo", ha detto Moretti. "È un modo per uscire
dall'angolo dopo anni di annunci e sostanziale inattività:
basterebbe scavare e portare via metri cubi come abbiamo fatto
noi tra il 2013 e il 2018", ha attaccato Cosolini. "Chiederemo
l'accesso agli atti su queste scelte", ha annunciato Santoro. E
Sergo (M5S) è sulla stessa linea: "Chiedo alla Giunta di
ripensarci: negli ultimi anni sono stati affidati progettazioni e
lavori, ma non si è mosso nulla. Cosa può cambiare con un
commissario che non ha poteri straordinari?".
Di parere opposto gli esponenti della Maggioranza. Giuseppe
Nicoli, capogruppo di Forza Italia, è convinto che "la Regione
debba prendere in mano la situazione dopo uno stallo che dura da
anni a causa della conflittualità tra enti dello Stato". Opinione
condivisa da Antonio Calligaris (Lega), che ha replicato a
Moretti chiedendosi se il capogruppo dem desideri davvero gli
escavi. "Noi cerchiamo di risolvere un problema che ha origini
antiche", la chiosa dell'assessore alla difesa dell'Ambiente,
Fabio Scoccimarro.
Ha coinvolto anche il governatore, Massimiliano Fedriga, il
dibattito sul fotovoltaico. A chiamarlo in causa è stato
Cristiano Shaurli (Pd): "Avevo proposto una legge su questo tema
ma mi era stato detto che non si poteva fare perché prima la
Conferenza Stato-Regioni avrebbe dovuto dare le linee guida, ma
così non è stato. Ora invece ci troviamo di fronte a un
emendamento che è una specie di piccola norma".
"La Conferenza si è espressa - gli ha ribattuto Fedriga - dando
un parere che è coerente con le nostre disposizioni. Abbiamo
fatto una norma di salvaguardia che ci veniva richiesta da tutto
il Consiglio, come è emerso in aula nell'ultima discussione".
"Noi - ha proseguito il Governatore - dobbiamo trovare un
equilibrio tra la salvaguardia del territorio, da una parte, e
l'esigenza di arrivare all'Obiettivo 2030 con le fonti
rinnovabili, dall'altra".
Sergio Bolzonello (Pd) ha chiesto di stralciare la norma sul
fotovoltaico, suggerendo un approfondimento in Commissione,
mentre Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha posto il tema dello
smaltimento dei pannelli, ribadendo nel contempo la sua
contrarietà agli incentivi sui combustibili fossili. "Sul
fotovoltaico abbiamo perso tempo - ha detto Santoro (Pd) - perché
ci sono pratiche già avviate che non potranno essere fermate".
Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'autonomia, ha
invece lamentato la mancanza di un grande progetto sulla
transizione energetica.
Ampia anche la discussione sui temi sanitari, che hanno visto gli
interventi di Walter Zalukar (Gruppo Misto) sul tema delle spese
delle aziende sanitarie, Nicola Conficoni (Pd), che ha riproposto
il caso degli utili di Asfo, Simona Liguori (Cittadini), che ha
posto il problema delle guardie mediche, Honsell e Santoro. Sul
tappeto, le necessità di spesa corrente e il disavanzo delle
Aziende sanitarie. Il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, dopo aver motivato il "no" agli emendamenti
proposti dalle Opposizioni, ha aggiornato i consiglieri sulla
ripartizione dei fondi del Pnrr, che dovrebbero portare
complessivamente 151 milioni alla sanità del Fvg.
L'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, ha illustrato anche
l'aumento di capitale di Friulia spa per una serie di azioni
correlate, operazione che ha destato l'interesse di Bolzonello,
intenzionato a chiedere ulteriori chiarimenti in Commissione.
Assegnati anche, con un emendamento presentato dall'assessore
Sebastiano Callari, ulteriori 2,2 milioni di euro a 24 Comuni che
si sono trovati in difficoltà nella copertura dei costi di
trasporto scolastico a causa di inadempimenti dell'appaltatore.
ACON/FA-fc