ASSESTAMENTO BIS. COSOLINI (PD): MANOVRA ORDINARIA CHE NON ENTUSIASMA
(ACON) Trieste, 21 ott - "Questa ennesima tappa di numerose
misure di assestamento rappresenta un provvedimento che non ci
entusiasma e sul quale, seppur siano state date risorse al
sistema, la Giunta ha usato criteri di assoluta ordinarietà".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Roberto Cosolini
(Pd), relatore di minoranza dell'Assestamento bis (Ddl 147),
ricordando il voto di astensione del suo Gruppo e aggiungendo che
"in un quadro generale di interventi dettati dalla contingenza
degli eventi e del particolare momento storico, rileviamo la
mancanza di capacità di impiegare le risorse dove è più utile e
necessario, evidenziata dall'impiego di ben 54 milioni di avanzo
libero, finora parcheggiati in attesa di decidere cosa fare".
"All'interno di questo contesto - spiega l'esponente dem - si
aggiunge la piacevole novità del conguaglio positivo sulle
compartecipazioni, pari a oltre 30 milioni. Una cifra identica a
quella impiegata nella sanità per rimpinguare due dei capitoli
più importanti che finanziano il sistema socio-sanitario
regionale e coprire, dunque, parte del buco di 64 milioni sul
quale, già in sede di III Commissione, abbiamo chiesto
approfondimenti che ancora attendiamo""
"Inoltre, restano interrogativi - aggiunge Cosolini - sul perché
l'Assemblea legislativa debba affermare, al posto della Giunta,
l'inesigibilità del credito di 33milioni riguardante la
tormentata vicenda del percorso di liquidazione del Consorzio
Ziac dell'Aussa Corno".
Un giudizio negativo è stato espresso dal Gruppo consiliare del
Partito democratico anche riguardo all'introduzione del
commissario per i dragaggi "regolarmente svolti dal 2013 al 2018
e poi il nulla con un rimpallo di responsabilità tra assessorati.
Infine, sempre in ambito ambientale, prendiamo atto - conclude la
nota - che a fronte del forte stimolo del Pd sulla partita dei
parchi fotovoltaici, la Giunta con colpevole ritardo e dopo un
dannoso rinvio della nostra proposta di legge, interviene
parzialmente recependo una parte delle nostre proposte e
tralasciandone altre che avrebbero permesso un intervento
innovativo in termini di aumento delle fonti di energia
rinnovabili e di abbattimento di consumo di suolo".
ACON/COM/db