MIGRANTI. ZANIN A CERVIGNANO: SERVE RISPOSTA GLOBALE, EUROPA SI ATTIVI
(ACON) Cervignano (Ud), 23 ott - "L'immigrazione è un fenomeno
che esiste e non si può negare. Un fenomeno che ci spinge a
trovare una risposta globale, sistemica per evitare quello che
avviene oggi, uno sfruttamento sulla pelle degli ultimi".
È questo il messaggio che Piero Mauro Zanin, presidente del
Consiglio regionale, ha portato oggi a Cervignano, nel corso del
convegno annuale dell'Azione cattolica adulti organizzato dalle
quattro associazioni provinciali del Friuli Venezia Giulia,
rappresentate dai presidenti Paolo Cappelli (Gorizia), Alessandro
Savorgnan (Udine), Paola Colussi (Trieste) e Arturo Pucillo
(Trieste).
La conferenza-dibattito aveva infatti per tema proprio il
cosiddetto "passaggio a Nordest", ovvero la rotta balcanica
spesso al centro delle cronache in questi ultimi anni. Ne hanno
dato testimonianza Nello Scavo, giornalista del quotidiano
"Avvenire" - che ha raccontato la sua esperienza personale in
Siria, Iran, Serbia, Croazia ma anche in Bielorussia, Lituania e
Polonia - e Giovanni Tonutti, presidente dell'associazione di
volontariato udinese Oikos che si occupa di accoglienza e ha
voluto "sfatare i molti luoghi comuni sul tema migrazioni":
entrambi erano moderati dalla giornalista triestina Fabiana
Martini, che ha poi dialogato con Fawad e Raufi, giovane afghano
emigrato in Italia, autore del libro "Ultimi respiri a Kabul".
"Sono qui per ascoltare, con attenzione e curiosità - ha detto
Zanin nel portare i saluti dell'Assemblea legislativa regionale -
e per raccogliere spunti, perché le nostre terre sono
direttamente coinvolte dall'argomento che voi trattate oggi. Il
fenomeno migratorio porta tensioni e si gioca essenzialmente
sulla pelle degli ultimi, che finiscono per essere sfruttati da
tutti: chi li usa, chi li trasporta, chi li respinge.
Potenzialmente rischiano di essere sfruttati anche nei Paesi di
arrivo, dove possono perdersi nelle strade della sofferenza e
della difficoltà".
"Non possiamo immaginare - ha proseguito il presidente del
Consiglio regionale - che la risposta sia solo una reazione
immediata: muri, respingimenti, tensioni. Ci dev'essere una
risposta, io credo, innanzitutto culturale, che metta in gioco la
capacità di solidarietà, punto di riferimento di ogni comunità
matura".
"E di certo - ha detto ancora il presidente - non può esserci la
risposta dello scaricabarile, come è successo con l'Unione
Europea: una politica che ha generato posizioni egoistiche e
sovraniste, sentimenti di paura e chiusura rispetto a situazioni
che percepiamo pericolose per il nostro benessere. La tensione
che si vive nei Paesi del terzo e quarto mondo, che soffrono per
una forte pressione demografica, porterà comunque molte persone a
guardare all'Occidente, alle situazioni materiali che appaiono
migliori, a prescindere dai difetti del nostro mondo, che noi
conosciamo e che si chiamano individualismo e consumismo. Questo
fenomeno è destinato a continuare e quindi, ripeto, serve un
approccio sistemico, globale e una risposta complessiva da parte
di tutta l'Europa".
ACON/FA