PARCHI. IV COMM: OK A MODIFICHE LR 42/1996, NO A RISERVA VAL D'ARZINO
(ACON) Trieste, 26 ott - Via libera alle modifiche alla legge
regionale 42/1996 in materia di parchi e riserve naturali (nonché
alle Lr 7/2008, 45/1988 e 24/2006); disco rosso, invece, per
l'istituzione della Riserva naturale della Val d'Arzino.
Lo ha decretato la IV Commissione permanente, presieduta da Mara
Piccin (Forza Italia) e riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza
Oberdan, che ha espresso parere favorevole a maggioranza (nessun
voto contrario, astenuti i rappresentanti dell'Opposizione) al
disegno di legge 144 di ispirazione giuntale. Relatore di
maggioranza per l'Aula sarà Lorenzo Tosolini (Lega), quelli di
minoranza saranno Mariagrazia Santoro (Pd), Ilaria Dal Zovo (M5S)
e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Esito opposto, sempre a maggioranza, ha inoltre riguardato
l'abbinato stralcio 141-01 sulla Val d'Arzino che, derivato da un
emendamento che aveva visto prima firmataria la consigliera
Santoro e stralciato dai proponenti a fine luglio in sede di
Assestamento, è stato votato dalla Commissione sotto forma di
emendamento, proposto ancora da Santoro insieme al capogruppo dem
Diego Moretti. Durante i lavori si sono aggiunte anche le firme
dei pentastellati Mauro Capozzella e Dal Zovo, del civico Tiziano
Centis, di Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e Honsell.
La bocciatura dell'istanza da parte della Giunta è stata motivata
richiamando le strategie legate alla rete ecologica europea
Natura 2000 che non prevedono interventi singoli, ma solo
attività coordinate.
Con la Lr 42/1996 il Friuli Venezia Giulia si era dotato di uno
strumento normativo per l'istituzione dei parchi naturali
regionali (oggi sono due: quello delle Dolomiti Friulane e quello
delle Prealpi Giulie), delle riserve naturali regionali (13), dei
parchi comunali, dei biotopi (37) e delle aree di reperimento.
Esigenze emerse nella prassi applicativa e l'inevitabile
evoluzione normativa hanno reso indispensabile un intervento di
revisione legislativa come l'inserimento della rete Natura 2000,
sistema coordinato e coerente di aree destinate alla
conservazione della biodiversità in attuazione delle direttive
Habitat e Uccelli, che costituisce una rete ecologica formata da
nodi: le zone speciali di conservazione (Zsc) e le zone di
protezione speciale (Zps), rispettivamente 61 e 9 più 3 siti
marini.
Inoltre, viene favorita l'attività di matrice turistica, sempre
nel rispetto della fondamentale finalità conservazionistica ed
eco-sostenibile, legata anche allo sviluppo e all'importanza
attribuita al marchio di qualità.
Il pronunciamento è arrivato dopo gli interventi dei consiglieri
Santoro (Pd), Dal Zovo (M5S), Moretuzzo (Patto), Honsell (Open) e
Tosolini (Lega), con quest'ultimo che ha parlato di "norma
necessaria" e di "manutenzione doverosa per un risultato chiaro,
dettagliato e preciso su temi reali e concreti". Quasi tutti i
rappresentati dell'Opposizione hanno auspicato ulteriori riunioni
e audizioni per giungere a un approfondimento. "Vorremmo una
legge innovativa non solo dal lato turistico-ricettivo, magari -
ha suggerito Dal Zovo - anche attraverso la creazione di una rete
fisica di interconnessione tra siti con corridoi ecologici".
Honsell, dal canto suo, ha manifestato dei dubbi "riguardo il
sistema metodologico. Attendevo un potenziamento della
partecipazione degli esperti, invece è addirittura diminuita".
Moretuzzo ha rimarcato il fatto che "dal 1996 il mondo è cambiato
e cambierà ancora più velocemente in futuro. Non possiamo far
finta che non esista il tema dei cambiamenti climatici ed è
necessario fornire agli enti gestori strumenti snelli e la
certezza di finanziamenti". Santoro, infine, si è detta "stupita
per l'assenza di numerosi soggetti interessati in sede di
audizione, perché non hanno avuto il tempo per approfondire i
contenuti. Considerata la natura trasversale che coinvolge tutti
i territori, vorrei un'assemblea con sindaci e interlocutori
principali".
L'assessore regionale a Risorse forestali e Montagna, Stefano
Zannier, ha evidenziato in sede introduttiva che "la Lr 42, pur
con 25 anni sulle spalle, era ed è una buona legge. La sua natura
- ha specificato - non è ambientale, ma è dedicata alle aree
naturali. Ci sono stati chiesti degli interventi correttivi dai
diretti interessati, perché nell'arco di 5 lustri si sono
verificate difficoltà amministrative. In quest'ottica, sono
presenti modifiche e integrazioni che intervengono sulle modalità
gestionali, ma non escono dall'ambito operativo".
Tutti accolti con la maggioranza dei voti (eccetto un'unanimità)
i 10 emendamenti illustrati da Zannier (uno solo dei quali
sostitutivo), che vanno ad assecondare una serie di richieste
avanzate dal Comitato delle Autonomie locali (Cal), dagli Enti
parco e dal Comitato tecnico-scientifico (Cts). Le istanze
soddisfatte vanno dalla richiesta di un rappresentante nel Cts,
alla limitazione dei costi correnti per le pubblicazioni;
dall'individuazione di un quorum per nominare i componenti della
Giunta esecutiva e dall'equiparazione dei compensi di presidente
e revisore dei due Enti parco, fino allo stanziamento di 60mila
euro (spalmati tra il 2022 e il 2023) dei contributi per i
gestori delle Riserve della Biosfera.
ACON/DB-fc