FAMIGLIA. ROSOLEN ILLUSTRA DDL IN VI COMM: DUE MISURE INNOVATIVE
(ACON) Trieste, 27 ott - Settanta milioni di euro a supporto
del sistema-famiglia grazie a una legge quadro che contiene due
misure innovative. La prima è la cosiddetta Dote famiglia, che
garantirà un sostegno strutturale per tutte le attività
extrascolastiche dei figli dalla nascita ai 18 anni, ed è
destinata ai nuclei con Isee entro i 30mila euro. La seconda è un
contributo una tantum della Regione alle famiglie che decidono di
investire in una forma di previdenza complementare per i figli
minorenni.
È questo, in estrema sintesi, il contenuto del ddl 148 che oggi
l'assessore Alessia Rosolen ha illustrato ai consiglieri della VI
Commissione, riuniti in aula dal presidente Giuseppe Sibau
(Progetto Fvg/Autonomia responsabile). Un disegno di legge che
prevede "azioni sistemiche, strutturali e integrate" a fianco
della razionalizzazione di norme già esistenti, senza sovrapporsi
con le misure nazionali stabilite dal Family act.
Gli interventi proposti dalla Giunta prendono spunto dai numeri,
definiti "impietosi" dalla stessa titolare della delega alla
Famiglia: in Friuli Venezia Giulia la popolazione continua a
calare (14mila residenti in meno dal 2018 a oggi), mentre aumenta
il numero delle madri sole, il divario occupazionale tra uomini e
donne e pure la percentuale di nuclei familiari con più di 3
figli. In ben 27mila delle 57mila famiglie con minori a carico,
inoltre, vive una persona con disabilità.
"Leghiamo le nuove misure introdotte, per le quali sono previsti
25 milioni - ha spiegato ancora Rosolen - al possesso della Carta
famiglia, basato sui parametri di reddito e residenza già
stabiliti nella precedente legislatura. Con la Dote famiglia
immaginiamo una misura-rimborso, modulata sulla base del numero
di figli, per tutte le spese sostenute durante l'anno. Ci
piacerebbe poi incentivare un sistema di previdenza
complementare, per quanto non possa essere certo la Regione a
risolvere i problemi del sistema pensionistico. Diciamo
semplicemente alle famiglie: se decidi questo passo per tuo
figlio, noi ti accompagniamo".
Il tema della previdenza è stato sviluppato nel dibattito in aula
grazie agli interventi di Mauro Capozzella (M5S), che ha chiesto
chiarimenti sulla misura stabilita dal ddl, e Chiara Da Giau
(Pd). L'esponente del Pd intravvede "il rischio che gli strumenti
messi a disposizione siano troppo complessi" e auspica "una
semplificazione degli adempimenti richiesti alle famiglie".
Preoccupazione condivisa da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg),
che peraltro ha espresso "apprezzamento per lo stile con il quale
ci viene presentato questo ddl, che mi sembra non abbia
pregiudiziali ideologiche".
Andrea Ussai (M5S) ha chiesto la possibilità di programmare in
Commissione alcune audizioni, tra cui quella del Garante per i
diritti della persona, Paolo Pittaro, mentre il presidente Sibau
ha posto il problema delle spese di trasporto che le famiglie
residenti in aree marginali devono quotidianamente affrontare.
Antonio Lippolis (Lega) ha definito l'Isee "uno strumento che non
fotografa in modo limpido la ricchezza delle famiglie",
auspicando l'adozione di sistemi diversi. Cristiano Shaurli,
consigliere Pd, ha infine chiesto all'assessore chiarimenti sul
coordinamento tra la nuova legge e le misure stabilite dal
complesso sistema socio-educativo che fa riferimento agli Ambiti
socio-assistenziali. "Questa norma - gli ha risposto Rosolen -
non vuole e non può regolare i servizi sociali sul territorio, ma
indica priorità per il sistema-famiglia che andranno poi
applicate nelle norme di settore".
La Commissione si è conclusa con le relazioni della stessa
Rosolen e dell'assessore a Infrastrutture e territorio, Graziano
Pizzimenti, sugli ordini del giorno collegati alla legge di
Assestamento di bilancio e approvati a fine luglio, presentati
nello specifico da Honsell, Iacop (Pd), Bordin (Lega), Gabrovec
(Ssk) e Cosolini (Pd).
ACON/FA